Basket C/M: Martina, Agrusta ‘Cancelliamo maledizione casalinga’
L’ultima stagione di Maurizio Agrusta nella fila arancio-blu risale alla stagione 2006-07, sempre con Domenico Terruli al timone. E a distanza di anni proprio il coach martinese lo ha fortemente voluto per la sua esperienza e il forte attaccamento alla maglia, dimostrato ogni qual volta è stato sin qui chiamato in causa. Positiva l’ultima sua prestazione casalinga contro la Cestistica Ostuni, condita da 8 punti e tanta grinta, quella necessaria alla Valle d’Itria Basket per ritrovare se stessa e la vittoria con la Valentino Basket Castellaneta.
- Ciao Maurizio, cosa ha significato per te ritornare a giocare nella squadra della tua città dopo diversi anni?
“Giocare per difendere i colori della propria città penso sia la cosa più bella che un giocatore possa desiderare. Erano anni che volevo tornare a ricalcare il parquet del Pala Wojtyla ma non c’erano mai state possibilità. Quest’anno, quando coach Terruli mi ha proposto la C, ci ho pensato solo 2 giorni (per problemi lavorativi) e ho dato subito la mia disponibilità”.
- Sei soddisfatto del contributo offerto fin ora o pensi di poterti ritagliare un ruolo ancor più importante?
“Sono entrato in questo gruppo in punta di piedi poiché, arrivando da diversi anni di serie D e giocando in un ruolo diverso da quello che sto occupando ora a Martina, non era facile riabituarsi ai ritmi di un campionato di categoria superiore, ma volevo comunque essere utile alla causa e quindi dopo tanti sacrifici e tantissimo lavoro penso di averraggiunto un buon livello. Non so quanto potrò essere importante ma di certo ogni volta che il coach mi manderà in campo darò sempre il massimo”.
- Che differenze presenta la categoria rispetto all’ultima volta in cui l’hai affrontata con la maglia del Martina?
“L’ultima mia volta a Martina risale ormai a 10 anni fa, quando il livello era certamentepiù alto e le squadre più complete. Oggi il gioco è maggiormente incentrato su fisico e velocità, mentre all’epoca più sulla tecnica”
- I 5 ko consecutivi possono pesare nell’andamento del campionato, da qui alla fine del girone d’andata, o i presupposti per invertire la tendenza ci sono tutti?
“Penso che non dobbiamo guardare ai 5 ko come una disgrazia ma magari come una fattore positivo. Sono sempre stato dell’opinione che le sconfitte aiutano a migliorare e le vittorie a fare gruppo e morale. Sicuramente il calendario non ci è stato favorevole e alcuni nostri errori e scelte sbagliate si sono rivelati fatali nelle partite con Ceglie e Ostuni su tutte, ma anche Monopoli. La voglia di riscatto c’è, e tanta anche, quindi siamo pronti a riprenderci tutto quello che abbiamo perso per strada”.
- Quanto diventa fondamentale in questo momento la gara interna contro la Valentino Castellaneta?
“Tutte le gare saranno fondamentali se vogliamo staccarci dai bassifondi della classifica. Castellaneta ha un ottimo roster ed è reduce da un bella vittoria contro Lecce, mentre noi dobbiamo cancellare la maledizione delle partite casalinghe e regalare una gioia al nostro pubblico, quindi scenderemo in campo con un unico obiettivo: vincere”.