Taranto, Aps Taras: ‘Siamo alla deriva, calvario senza fine’

Comunicato stampa del trust, che chiede rispetto per la città e i suoi tifosi

foto di Massimo Todaro
TARANTO
17.01.2025 10:45

L’APS Taras 706 a.C., attraverso una nota, ha espresso indignazione per lo stato di totale deriva del Taranto, chiedendo rispetto per la passione della sua comunità. Il trust denuncia l’atteggiamento di chi, dichiarando un disimpegno mai concretizzato, continua a prendere decisioni che isolano e indeboliscono ulteriormente la società. Ecco il testo integrale del comunicato.

UN CALVARIO SENZA FINE

Ad inizio stagione, abbiamo assistito allo smantellamento dell'impianto della squadra con cui avremmo dovuto affrontare questo campionato, per malcelati problemi di sostenibilità, seguito della nomina alla Direzione Generale del Taranto di Fabrizio Lucchesi, che ha avviato la campagna di distruzione di ciò che rimaneva. Non è bastato.

Si è proseguito con gli  avvicendamenti continui di malcapitati allenatori, lasciati al loro destino con direttori sportivi improvvisati. Non è bastato mezzo campionato di abbandono totale della squadra, costretta a dissetarsi e curarsi con le collette di anonimi benefattori. Non sono bastate le figuracce in campo e fuori.

L’APS Taras 706 a.C., in considerazione dell’ennesima nomina assurda di questa stagione, quella di Rinaldo Zerbo a nuovo Direttore Generale – in attesa di comunicazioni ufficiali, anch'esse ormai prive di registi e attori – chiede rispetto per la passione di tutti i suoi tifosi!

Siamo completamente alla deriva: figurarsi se si parla di piani industriali, questi sconosciuti! Ad oggi si ha la viva percezione che manchi qualsiasi elemento per garantire l’ordinario. E in questo scenario drammatico, anziché lavorare almeno alla strategia per salvare il club – con il professionismo ormai ragionevolmente perso – si preferisce ancora affidare la gestione a figure dal passato controverso.

Mentre assistiamo inermi all'assordante silenzio delle controparti, coinvolte in una trattativa estenuante per la cessione delle quote di maggioranza del Taranto, riteniamo inconcepibili le agghiaccianti decisioni di chi, dietro ad un disimpegno finora solo dichiarato, ha artatamente fatto e disfatto la tela in tutti i passaggi cruciali per la cessione del club, restandone inopinatamente al comando e isolandolo.

Calcio C/F, due giocatrici in ipotermia: Nitor Brindisi presenta ricorso
Taranto: in scena il burattino più famoso al mondo con “Pinocchio Testadura”