BASKET: Montedoro, 3° anno in Promozione con una squadra baby
Il team è formato da Under 18 e Under 16 e sarà allenato da Domenico Terruli
Domenico Terruli
Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato, sabato 7 novembre, presso il palasport di San Giorgio Jonico, la Montedoro Basket inizierà la sua terza stagione nelcampionato di Promozione maschile di basket, campionato nel quale la stessasocietà ha militato egregiamente arrivando entrambe le volte alla finale per la serie D, ma sfortunatamente senza esito favorevole.
Giusto quindi il cambio di mentalità ma soprattutto di progetto: la nuova Montedoro sarà composta solo ed esclusivamente da ragazzi under 18 (e qualche under 16) che si cimenteranno in un campionato molto impegnativo, ma dal quale potranno apprendere moltissimo.
Il progetto prevede anche la presenza di altri giovani nel campionato di serie D maschile, in forza alla Virtus – Montedoro, già iniziato e che sta comunque dando grandi soddisfazioni, anch’esso con evidenti margini di miglioramento, permettendo a buoni giovani di formarsi
cestisticamente.
Questo è lo spirito della squadra, ma soprattutto questo è il pensiero del nuovo coach Terruli, noto a tutto il palcoscenico cestistico pugliese e non, responsabile di tutto il settore giovanile della società Virtus Taranto, del quale è inutile elogiare gli ultimi risultati. La sua esperienza darà una marcia in più a tutto l’ambiente Montedoro, ed in tutto questo sarà affiancato dal sempre presente coach Gabriele Fornaro, messosi nuovamente a disposizione per portare avanti un progetto ambizioso e quanto mai realistico.
Terruli ha deciso di affiancare a questi ragazzi una vera e propria chioccia che possa portare esperienza e unità di spogliatoio, Carlos Alberto Sordi, già indiscusso atleta e cestista, ma anche già allenatore di due gruppi giovanili élite della società Virtus Taranto.
Ovviamente, in tutti questi campionati, ponendo l’accento sulla crescita umana e cestistica di questi giovani ragazzi, non può prescindere dalla consapevolezza che i risultati, se e laddove arriveranno, saranno ben accetti, ma in caso contrario la vittoria sarà comunque la crescita stessa dei ragazzi e l’ampliamento del progetto.