Virtus Francavilla: Calabro, "Vibonese verrà per fare punti"
- Si riparte da Lecce, dai 120 minuti della Coppa Italia. Che tipo di partita hai preparato?
"Abbiamo preparato la gara consci del fatto che sarà una partita importante. Veniamo da un momento, a parte la parentesi di Lecce, comunque positivo, con la vittoria con la Casertana e il pareggio con la Paganese. La sconfitta con il Lecce ci rode ma poteva essere messa in preventivo, l’abbiamo accantonata e ora ci prepariamo per affrontare una partita diversa rispetto a Casertana e Lecce, una squadra dal forte agonismo che verrà per cercare punti, anche il minimo. Dovremo mettere in campo lo stesso agonismo dei nostri avversari e di conseguenza verranno fuori anche le nostre qualità tecniche, ma l’agonismo per noi è un fattore basilare".
- Affrontare una squadra sulla carta allo stesso livello della Virtus può cambiare qualcosa a livello psicologico?
"Siamo chiamati a fornire una prestazione importante, a prescindere dall’avversario. Ho già premesso alla squadra che sarà una partita diversa, verranno a contenderci i tre punti su ogni palla, non dovremo soccombere sotto l’aspetto agonistico, le mie squadre non devono mai farlo, a prescindere se si gioca con Lecce o Vibonese. Le nostre gare fino ad ora sono state molto dure, abbiamo incontrato quasi tutte le più forti ma ribadisco il concetto che il nostro atteggiamento in campo non deve cambiare e fino a questo momento l’agonismo da parte nostra non è mai mancato".
- A livello tattico si può pensare ad un 3-4-1-2?
"Il nostro è già un po’ un 3-4-1-2, dipende dagli interpreti. Se gioca un giocatore come Alessandro, con quelle caratteristiche, si può pensare a questo modulo, se gioca un altro giocatore con altre caratteristiche diventa un vero e proprio 3-5-2, ma ripeto molto sta nell’interpretazione che i calciatori danno ai moduli. Ho visto molta determinazione negli occhi di questi ragazzi, in Coppa Italia abbiamo dimostrato di voler passare il turno, sebbene la formula dei supplementari andrebbe rivista, abbiamo l’amaro in bocca per non essere riusciti a raggiungere quell’obiettivo che ci eravamo prefissati e la rabbia che abbiamo dentro dobbiamo metterla domani in campo ed in tutte le partite che affronteremo da qui alla fine".
- Che reazione si aspetta dai suoi giocatori dopo la sconfitta a Lecce?
"A Lecce non abbiamo giocato male, abbiamo giocato bene a tratti. Se contro una squadra come il Lecce si gioca bene a tratti, in quei momenti dove non giochi bene rischi di prendere gol come poi è successo. Abbiamo fatto degli errori di valutazione dei singoli che abbiamo pagato, ho visto però una squadra che dopo aver preso gol si è liberata mentalmente ed ha giocato a calcio. E’ stata una partita aperta, intensa, bella, con repentini capovolgimenti di fronte, che non tutti fanno a Lecce; ho visto un grande Francavilla dall’inizio del secondo tempo fino al secondo gol che ci ha tagliato le gambe. Non si può pensare chiaramente di commettere degli errori, restare in dieci e di fare risultato, ma non credo che abbiamo giocato male".
- Mercoledì hai provato Alessandro seconda punta, si potrà rivedere questo esperimento in campionato?
"Abbiamo iniziato col 3-4-3, queste partite ti permettono di fare delle prove che in campionato non puoi fare, purtroppo c’erano giocatori non abituati a questo modulo che non stavano rendendo come avrebbero dovuto, appena siamo passati al 3-5-2 con Alessandro dietro le punte abbiamo fatto una grande partita. Alessandro nasce attaccante, ma se pensiamo a lui contro il Monopoli sembrava che avesse fatto l’interno da una vita, è tutto nella testa. Sappiamo bene che Alessandro in quel ruolo non da punti di riferimento agli avversari, se è in giornata e dovrà esserlo con continuità, può essere devastante".
- Come hai visto Abate dopo il calcio di rigore fallito Mercoledì?
"E’ giù di morale chiaramente. Neo confronti dello spogliatoio mi approccio come un padre, se mia figlia dovesse tornare a casa dicendomi che ha preso un brutto voto a scuola sicuramente non la sgrido e non la demoralizzo perchè ha dato il meglio di sè, cerco invece di incitarla dicendole che la prossima volta andrà meglio, di certo non le abbasso l’autostima".
- Giunti alla decima di campionato, credi che dalla quinta classificata in poi ci sia un livellamento rispetto alle prime quattro che sono fuori portata?
"Credo di si, arrivati alla decima giornata credo che noi meritassimo 4-5 punti in più ma non solo per le prestazioni, parlo proprio per i meriti in campo. La nostra classifica con questi punti in più sarebbe vista in maniera diversa anche all’esterno, sappiamo però che dobbiamo lottare e dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni evitando gli errori dei singoli, così facendo potremo cambiare la nostra classifica e toglierci delle soddisfazioni. Se non dovessimo farlo dovremo lottare per la salvezza che rappresenterebbe comunque un obiettivo prestigioso per questa società e questa città. Dipende anche da come si raggiunge l’obiettivo, raggiungerlo cambiando il 90% della squadra non sarebbe sicuramente positivo, mettere invece le basi per campionati futuri più produttivi allora la salvezza sarebbe sicuramente un valore aggiunto".