Olimpiadi/Judo: Un po' di Taranto nell'oro di Fabio Basile
I nonni materni sono di S. Giorgio Jonico, Fabio ogni anno fa le vacanze a Lido Silvana. Nonna Diamante: "Lo aspettiamo per festeggiarlo"
C'è un po' di Taranto nell'oro di Fabio Basile, il judoka di Rivoli (Torino) che domenica a Rio de Janiero ha conquistato il titolo olimpico della categoria 66 kg, l'oro numero 200 della storia azzurra ai Giochi.
I nonni materni di Fabio, Michele Piccinni e Diamante Sansone, sono nativi di S. Giorgio Jonico. E grazie alla nonna Diamante, ora 71enne, il legame con la terra d'origine è rimasto fortissimo, grazie ad una villa al mare a Lido Silvana che da sempre è il “buen retiro” del neo campione olimpico.
A raccontarlo a Blunote la stessa Diamante, molto nota a S. Giorgio perché appartenente ad una famiglia di commercianti di frutta, la quale ha vissuto proprio nella sua casa a mare di Marina di Pulsano l'oro di suo nipote.
“Io e Michele ci trasferimmo a Torino nel 1960 – racconta – grazie ad un lavoro commissionato dall'azienda edile di mio marito. Restammo lì trasferendoci a Rosta, dove sono nati i nostri figli. Mio marito morì qualche anno dopo, io non mi risposai e riuscii a mantenere la famiglia grazie anche al mio lavoro di promotrice”.
Una vita dura e di sacrifici, vissuta con determinazione, la stessa che Fabio, primogenito della figlia Tiziana e di Mauro Basile, beneventano), ha “ereditato” dalla nonna. “È lei il carattere estroso della famiglia – conferma Tiziana, impiegata presso l'Auchan di Torino – e Fabio infatti è molto legato alla nonna per affinità caratteriale. Decisi di far scaricare la sua esuberanza in palestra e scelsi il judo perché mi piaceva come sport e perché la palestra era vicino casa, il Club 2001 di Avigliano del maestro Davide Bellagamba; anche l'altro mio figlio Michael ha praticato judo, fino a 18 anni, poi ha smesso perché voleva divertirsi, mentre Fabio ha sempre voluto fare solo questo sport l'unica cosa che ama. Il suo passaggio alla Akijama di Settimo Torinese del maestro Pierangelo Toniolo è stato decisivo per il salto di qualità. Ed i risultati gli hanno dato ragione, dopo anni di sacrifici”.
L'oro di Fabio, nel frattempo passato al Centro Sportivo Esercito, è targato Settimo Torinese (dove vive e si allena con la findanzata Sofia Pettito, anche lei judoka), ma è stato “forgiato” anche nel Mar Jonio, come ricorda nonna Diamante: “Ha girato il mondo grazie al suo sport. ma il suo punto di riferimento eativo è sempre Lido Silvana, perché considera il nostro mare il mare più bello e trova amici veri e discreti. Quando la sua fidanzata Sofia non può seguirlo a Marina di Pulsano per i propri impegni agonistici, lui non rinuncia a scendere, perché il suo è un ritiro vero e proprio. Se sul tatami lo scricciolo, come lo chiamavano da piccolo, è diventato un... pitbull, suo ultimo soprannome, è anche merito del nostro mare!”.
Quest'anno Fabio, che sarà a Lido Silvana dal 20 agosto e si intratterrà per una decina di giorni, troverà tanta gente a festeggiarlo: “Tutti i parenti di S. Giorgio Jonico lo stanno aspettando perché è uno che sa farsi ben volere – afferma Diamante – e sicuramente passerà giornate di festa. Ieri sera mi hanno chiamato in tanti, il mio cellulare si è letteralmente fuso per rispondere a tutti. Va bene così, io ho perso un telefonino, ma non è niente rispetto agli anni di sacrifici che mio nipote ha fatto. E che ora sono ripagati con la gioia più bella”.
Nella foto, Diamante Sansone Piccinni con Fabio Basile