La sconfitta porta dispiaceri, ma il verdetto del campo va in ogni caso accettato. "Abbiamo optato per tre over dietro con De Giorgi largo a destra perché sapevamo che gli avversari aggredivano molto sugli esterni. Sul primo gol abbiamo scalato male e, per giunta, Montaldi era in fuorigioco. Successivamente siamo riusciti a pareggiare, rimettendo in sesto il match, ma nel momento migliore abbiamo scalato in modo erroneo un'altra volta. Inoltre Pizzaleo ha commesso una leggerezza, ma non bisogna crocifiggerlo perché è un giovane del nostro vivaio".
Oggi, il Taranto dà l'impressione di essere una squadra piena di limiti, specie negli under e in difesa: "Penso che giocatori più forti non ce ne fossero in circolazione. Molti erano contenti e sbalorditi del calciomercato che ho condotto a dicembre. In questa città si ragiona troppo con i dati di fatto. Noi cercheremo di raggiungere la nostra missione: conquistare il campionato. Se non ci riusciremo, proveremo ad ottenere i play off. È chiaro che tutti vorremmo vincere immediatamente, ma non sempre si riesce. Noi abbiamo fatto tanti sacrifici".
La fretta è sul banco degli imputati. "Ci vuole tempo - spiega il ds -. Noi siamo partiti in ritardo e ci manca il percorso di crescita. Diamo merito a un avversario, il Francavilla, che fa della continuità e della programmazione il suo punto di forza. Dopo Fondi, siamo rimasti scottati. Oggi abbiamo avuto un approccio differente, alla fine è venuta a galla la tenacia e l'abnegazione dei padroni di casa. Abbiamo preparato l'incontro per vincerlo, ma se avessimo pareggiato, saremmo stati contenti. La squadra ha combattuto colpo su colpo, nonostante fosse in uno stato emozionale difficile. Gli Under? Prova altalenante. Ci aspettavamo di più da qualcuno come Yeboah, che però ha patito il terreno di gioco piccolo. Per l'errore commesso, anche Pizzaleo non ha fatto una prova positiva. Tuttavia in questi campionati la differenza la fanno gli over perché devono fare di più. Gli under, invece, devono sbagliare il meno possibile".