Taranto: Trasporti, CTP torna a scioperare per evitare 18 licenziamenti

‘In un territorio già martoriato dalla disoccupazione, è necessario trovare una soluzione per salvaguardare i posti di lavoro ed evitare disagi ai cittadini’

CRONACA
Iv.
09.10.2019 13:43


Le Segreterie Aziendali e Territoriali del CTP di Taranto Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal, convocate da Sua Eccellenza il  Prefetto di Taranto, alle ore 16.00 del 08.10.2019, per esperire la seconda fase delle procedure di sciopero, al fine di conciliare ed evitare la protesta dei lavoratori dell’azienda CTP, hanno ricevuto, dopo lunga discussione, un diniego da parte dell’entourage aziendale e del socio di maggioranza, rappresentato dal Presidente della provincia, dott. Giovanni Gugliotti, ad evitare i n. 18 licenziamenti paventati nei giorni scorsi. Filt- Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal contestano tale decisione e hanno rappresentato in Prefettura di Taranto come tale situazione ha del paradossale poiché l’Amat di Taranto, che ha internalizzato nuovamente il servizio delle linee 4 – 14 e 16, sta assumendo attraverso agenzia di somministrazione autisti per essere impegnati sullo stesso lavoro per cui CTP sta licenziando i propri dipendenti ormai con un esperienza consolidata. Per tale ragione hanno chiesto alla Prefettura di Taranto di convocare a breve un tavolo interistituzionale  tra Provincia, Comune di Taranto, CTP, Amat e Organizzazioni Sindacali per addivenire ad una soluzione che dia chiarezza e trovi una soluzione per i n. 18 lavoratori e le loro famiglie. Le segreterie aziendali e territoriali Fitl- Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal chiudono l’incontro con un mancato accordo, costringendo di fatto ad indire lo sciopero del trasporto pubblico locale nell’azienda CTP di Taranto per le linee extraurbane, arrecando disagi ai cittadini della provincia ionica colpevoli solo di utilizzare il mezzo pubblico per raggiungere il posto di lavoro o agli studenti le scuole. Le istituzioni, la politica e gli enti preposti devono intervenire per evitare i n. 18 licenziamenti, in un territorio già martoriato dalla disoccupazione, che vede interessate due aziende pubbliche sane, che devono trovare una soluzione per salvaguardare i posti di lavoro e garantire un trasporto pubblico locale aderente alle esigenze dei cittadini evitando così disagi e danni al territorio ionico. L’indifferenza politica non giova al territorio e ai lavoratori.

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