Europa Verde-Verdi attacca Iaia: “No ai termovalorizzatori, servono politiche davvero sostenibili”
Dura presa di posizione del partito ecologista dopo l’interrogazione parlamentare dell’On. Iaia sulla gestione rifiuti in Puglia

Europa Verde-Verdi ha diffuso un comunicato per esprimere forte preoccupazione rispetto alle recenti dichiarazioni dell’On. Dario Iaia (Fratelli d’Italia) in merito alla gestione dei rifiuti in Puglia. Oggetto della contestazione è un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, nella quale Iaia propone la realizzazione di piccoli impianti pubblici per ogni ARO e termovalorizzatori “di ultima generazione”, sul modello dei Paesi europei più avanzati.
Secondo Europa Verde, quella di Iaia è una proposta che rischia di aggravare la situazione ambientale e sanitaria, soprattutto nella Provincia di Taranto, dove già esistono criticità legate all’inquinamento. Il movimento ecologista accusa il parlamentare di promuovere misure ingannevoli, spacciando i termovalorizzatori per soluzioni sostenibili, quando in realtà – sostengono – si tratta di inceneritori che emettono sostanze nocive come la diossina e necessitano di grandi quantità di rifiuti per essere economicamente sostenibili.
“Si rischierebbe un incremento di discariche e un afflusso di rifiuti anche da altre regioni o dall’estero, con conseguenze pesanti per l’ambiente e la salute dei cittadini”, afferma il comunicato, che denuncia una narrazione fuorviante alimentata dai media e sottolinea l’importanza di una corretta informazione ambientale.
Europa Verde critica anche il sostegno di Iaia al cosiddetto “Decreto Salva Siderurgico”, giudicato in contrasto con la tutela della salute pubblica e con la sentenza della Corte di Giustizia Europea. Il provvedimento, secondo il partito, affida la valutazione del danno sanitario al gestore dell’impianto, esautorando enti come Ispra, Arpa e Asl, e destina 400 milioni di euro ad Acciaierie d’Italia, sottraendoli alle bonifiche ambientali.
Il comunicato si conclude con un appello alla tutela del territorio e del comparto agricolo, ritenuti incompatibili con l’attuale indirizzo politico. “L’etica ecologista non riguarda solo ambiente e salute, ma è anche una battaglia culturale contro le falsità che rischiano di diventare verità”, sottolineano da Europa Verde.