Taranto, cittadini in protesta: “No al dissalatore, giù le mani dal fiume Tara”
Un corteo pacifico è partito da Masseria Carmine, a Taranto, per opporsi al progetto del dissalatore che potrebbe sorgere lungo il tracciato del fiume Tara. L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti di associazioni locali, tra cui Vincenzo Fornaro, proprietario della Masseria Carmine, e Luciano Manna di Verax.
Fornaro, noto per aver perso oltre 500 animali in un giorno a causa della contaminazione da diossina, ha denunciato nuovi episodi preoccupanti nella sua proprietà: “Durante il periodo festivo abbiamo scoperto segni su alcuni ulivi monumentali della Masseria, numerati e cerchiati con colori rosso e blu. Dopo un confronto con le mappe del progetto del dissalatore, è emerso che quegli alberi corrispondono esattamente al tracciato previsto per l’impianto, che partirebbe dal Fiumara per arrivare a Crispiano. Qualcuno è entrato senza permesso per fare rilevazioni GPS. Abbiamo già sporto una prima denuncia ai Carabinieri per violazione di proprietà privata e danneggiamento di alberi secolari. Oggi ne presentiamo un’altra, firmata anche dai cittadini, e stiamo preparando un terzo esposto.”
La protesta, sostenuta dalle associazioni Taranto Libera e Verax, vuole attirare l’attenzione sulla necessità di salvaguardare il territorio e i suoi simboli, come il fiume Tara e gli ulivi secolari. I manifestanti chiedono trasparenza e un dialogo più inclusivo sulle scelte che potrebbero avere un impatto duraturo sull’ambiente locale.