(di Lorenzo Ruggieri) Tra le statistiche della stagione appena trascorsa, una più di tutte descrive il percorso del Taranto di Ezio Capuano. Per ben 19 gare, infatti, i rossoblù hanno mantenuto la rete inviolata: un record nei campionati professionistici italiani. Merito di una difesa arcigna e di un gruppo solido e coeso, come ammesso dal difensore ionico Marco Manetta: “La nostra stagione è stata positiva”, ha ammesso il trentunenne ex Vis Pesaro durante la trasmissione Rossoblù, in onda su Antenna Sud Extra: “eravamo un gruppo totalmente nuovo, ma dopo un periodo di ambientamento abbiamo trovato l'amalgama. Per noi difensori, poi, avere un tecnico come Capuano è un vantaggio. Prima di scendere in campo, infatti, sappiamo perfettamente cosa fare e ciò che ci aspetta. Il nostro obiettivo principale era la salvezza ma c'è un po' di rammarico per non aver centrato i playoff”.

La squadra di Capuano, infatti, ha sfiorato il sogno di agguantare un posto valido per gli spareggi promozione pareggiando contro il Messina all'ultima giornata. Manetta ha ricordato così la gara: “È stata la delusione più grande della nostra stagione, in antitesi rispetto alla soddisfazione straordinaria del duplice successo contro il Pescara”.

Nel corso della gara contro i peloritani, però, i rossoblù hanno potuto ammirare uno Iacovone più copioso: “È stato bellissimo riportare tanta gente allo stadio. Sono venuto a Taranto proprio per la piazza e giocare con lo Iacovone pieno è un onore per chiunque indossi questa maglia. Contro il Messina avremmo meritato la vittoria ma è stata una partita dai ritmi molto intensi anche grazie al calore del pubblico”, ha dichiarato Manetta.

Il difensore ha le idee chiare sul futuro: “Mi farebbe piacere restare. Reputo la mia stagione positiva, penso di aver fornito un buon apporto alla squadra sia dal punto di vista umano che tecnico. Mi sono trovato bene in riva allo Ionio e continuare qui sarebbe un piacere”.