Taranto: Marina Militare, ‘balletto’ scuola sottufficiali finisce al TAR

La tenente vascello rischia consegna di rigore per aver gettato discredito su Forza armata

CRONACA
31.10.2020 18:49


Finisce davanti al Tar, il Tribunale amministrativo regionale della Puglia, la vicenda della tenente di vascello protagonista dell'ormai famoso 'balletto' messo in scena l'estate scorsa nella Scuola sottufficiali di Taranto dai giovani volontari che avevano appena prestato giuramento. Il video che riprendeva le reclute è finito sul web e in pochi giorni è diventato virale. La giovane ufficiale è stata messa sotto procedimento disciplinare dalla Marina e ora rischia la pesante sanzione della consegna di rigore per aver gettato discredito sulla Forza armata. Lei, difesa dagli avvocati Giorgo e Giovanni Carta, ha però sempre sostenuto di non aver fatto niente di male. E, alla vigilia della Commissione di disciplina che si terrà martedì, ha fatto ricorso al Tar perchè l'amministrazione militare le avrebbe negato l'accesso ad atti indispensabili per sostenere la sua difesa. In particolare, l'ufficiale - tramite il suo legale - ha chiesto l'accesso ai "provvedimenti disciplinari assunti nei confronti dei militari ritratti in numerosi analoghi video presenti in rete". E, a puro titolo esemplificativo, ha elencato una serie di link che rimandano ad altrettanti filmati pubblicati su You tube in cui reparti della Marina o equipaggi di navi militari vengono ripresi mentre cantano o scherzano sulle note delle hit del momento. Tutti video che hanno ricevuto decine di migliaia di like e che non risulta siano stati oggetto di procedimenti disciplinari. La vicenda della tenente di vascello è ormai nota. Nel filmato si vedono le reclute inquadrate in plotoni nel piazzale della caserma. Quindi la comandante entra in scena - con la sua uniforme bianca, sciabola e sciarpa azzurra - e, sulle note di Jerusalema, il successo dell'estate tanto di moda su Tik Tok, comincia a ballare. La tenente di vascello da' il ritmo e tutti quanti presto la seguono. L'effetto finale e' divertente, ma il clamore suscitato dal filmato è immediato e alla Marina la cosa non è piaciuta. Tempo qualche giorno e nei confronti dell'ufficiale viene avviato un procedimento disciplinare per una lunga sfilza di irregolarità. Tra le accuse quella di aver violato le consegne e di uso improprio delle armi del reparto, imbracciate dai marinai durante il ballo con fare disinvolto. In definitiva, di un comportamento "assolutamente non consono ai doveri e ai valori" di un ufficiale di Marina e "altamente lesivo dell'immagine" della Forza armata, per il "messaggio di grave superficialita' " che verrebbe trasmesso. Un "pessimo esempio" per i giovani che avevano appena prestato giuramento e che sono stati coinvolti in un balletto "deplorevole nella forma e nella sostanza". Ma la tenente di vascello respinge le contestazioni. L'avvocato Giorgio Carta, che è un esperto di questioni militari, ha sottolineato il particolare contesto in cui è avvenuto il ballo incriminato, "al termine di un giuramento di volontari che, causa Covid, si era dovuto eccezionalmente svolgere a porte chiuse, senza la consueta partecipazione di parenti e amici". Non solo: "per precauzione sanitaria, quei giovani militari non avevano fruito della franchigia, cioe' la libera uscita, per tutta la durata del corso ne' era stato consentita loro la consueta giornata da trascorrere assieme ai parenti dopo il giuramento". E dunque "l'ufficiale in questione, madre di un bambino piccolo e mossa dalle migliori intenzioni, ha solo cercato di rinfrancare lo spirito di tante giovani reclute sottoposte ad eccezionali precauzioni e ad isolamento dal resto del mondo. E' stato solo un modo per far scaricare la tensione. L'adunata si e' protratta soltanto tre minuti, non c'e' stata nessuna violata consegna". Inoltre, a sostegno della tesi che non vi sia stata alcuna lesione dell'immagine della Forza armata, l'avvocato sostiene che, "in occasione di analoghi video, la scala gerarchica non ha giustamente adottato alcun provvedimento". Per questo ha chiesto formalmente di sapere quali sanzioni siano state adottate in quei casi, ma la Marina ha negato l'accesso agli atti. Da qui il ricorso al Tar. (ANSA). IL VIDEO DEL BALLETTO.

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