Basket B/F: Ad Maiora Taranto, coach Palagiano ‘Situazione surreale’
Il tecnico sull’emergenza coronavirus: ‘Ci manca la palestra, ma oggi la priorità è la vita’
A più di un mese dall’ultima gara, l’AdMaiora torna a fare sentire la propria voce e lo fa tramite le parole di coach Fabio Palagiano che prima analizza il periodo surreale che sta vivendo l’intero pianeta, poi si sofferma sulla sospensione delle attività agonistiche ed infine lancia un segnale di speranza. “È un momento particolare, siamo fermi ed è una situazione del tutto nuova con la quale mai abbiamo fatto i conti ed in tutta sincerità che mai avrei pensato di affrontare nella mia vita. Cosa fa coach Palagiano? Studia, osserva, s’informa, si aggiorna perché il nostro lavoro è in continua evoluzione, persino in questo frangente. Sto buttando giù una preparazione qualora dovessimo riprendere la stagione al momento sospesa, ma il pensiero è rivolto anche a lungo raggio, laddove si deciderà di ripartire direttamente il prossimo anno ci faremo trovare pronti. Il mezzo informatico a oggi è fondamentale perché nonostante le distanze e le restrizioni permette di essere operativi, ad esempio attraverso videoconferenze che assumono un valore sia umano che professionale in un periodo in cui i rapporti tra la gente sono ridotti al minimo storico. Mi piacerebbe già da domani – aggiunge Palagiano -, poter recuperare la nostra quotidianità, pensare alla palestra, al parquet, agli avversari ma dubito fortemente che questa annata possa riprendere anche perché prima di scendere in campo ci sarebbe da affrontare un fisiologico periodo di allenamento che possa permetterci di ritornare ai livelli di un mese fa. Certo, le ragazze stanno lavorando da sole ma mi pare chiaro che allenarsi in casa non sia paragonabile a farlo in gruppo. C’è un grande rimpianto, eravamo al top sia fisicamente che mentalmente. Alleno una squadra che si conosce a memoria, che stava esprimendo un basket di livello e che sono certo che anche ai play off avrebbe recitato un ruolo da protagonista, creando quantomeno apprensione alle corazzate che sono state costruite, a differenza nostra per ammazzare il campionato. Dobbiamo provare a non pensarci, sperare che tutto si risolva presto e poi eventualmente attendere le decisioni degli organi federali, anche se adesso lo sport passa assolutamente in secondo piano alla luce della tragedia che sta vivendo il nostro paese. Lo dico con grande malinconia, abbiamo tutti una voglia matta di tornare a fare ciò che amiamo”.