Taranto: Bitetti, ‘Ecco come raccogliere grido allarme dei commercianti’
Il grido di dolore e di allarme che abbiamo raccolto interloquendo con diversi gruppi di commercianti tarantini ci riconsegna un quadro impressionante della realtà cittadina anche alla luce dell’impoverimento reddituale che l'attuale congiuntura sta determinando comprimendo i consumi.
Già all’atto dell’insediamento della struttura commissariale chiedemmo, attraverso una lettera inviata al commissario prefettizio Cardellicchio, che fosse portata a compimento l’approvazione del piano strategico del commercio, uno dei settori vitali della nostra economia, stretto nella morsa della crisi.
Abbiamo sempre sostenuto che gli esercizi commerciali sono la vita delle città. Ogni saracinesca che si abbassa genera tristezza, disoccupazione e rappresenta una ferita profonda al processo di rigenerazione urbana che ci sta tanto a cuore e al quale crediamo il comparto del terziario possa dare un contributo di straordinaria importanza.
Domandiamoci: non si può far nulla per evitare la desertificazione delle nostre aree commerciali che è più che evidente soprattutto nel borgo? Riteniamo che la prima risposta da dare consista nell'imprimere una forte azione amministrativa per attuare il rilancio dei distretti urbani del commercio al fine di favorire le aggregazioni tra attività commerciali conferendo loro un forte potere attrattivo rispetto a negozi nel cui circondario insistono tante saracinesche abbassate.
Nel prossimo quinquennio prevediamo di attuare una riduzione progressiva della pressione fiscale a carico del comparto. Oltre a prevedere incentivi, per almeno un triennio, come l'esenzione delle tasse comunali ai tarantini che vorranno riaprire i negozi chiusi nelle vie dello shopping. Particolare attenzione sarà dedicata alla mobilità, al trasporto pubblico locale e ai parcheggi in modo tale da creare condizioni di vivibilità favorendo la frequentazione delle vie commerciali.
Acquisiremo in via definitiva aree destinate ai parcheggi concludendo in tempi brevi l'estinzione del fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Iniziative necessarie per incoraggiare la frequentazione delle vie commerciali e garantire maggiori condizioni di sicurezza e percezione della stessa. Ci sono altri passi da compiere: accelerare, ad esempio, la riconsegna alla città del glorioso Palazzo degli Uffici e promuovere eventi di spessore finalizzati ad attrarre utenza esogena che determini economia sul nostro territorio. (Piero Bitetti)