Taranto: BCC San Marzano punta sulla sostenibilità
Nella presentazione del bilancio 2019 dell’Istituto di Credito Pugliese, focus sui temi di Ambiente, Etica e Sociale
Si è svolto mercoledì 15 luglio l’incontro con la stampa dal titolo “La sostenibilità è armonia per il pianeta”, organizzato da BCC San Marzano a Taranto presso il Molo Sant’Eligio per la presentazione del Bilancio 2019 della Banca,dedicato ai temi della sostenibilità ambientale, etica e sociale. Sono intervenuti Fabiano Marti, vicesindaco del Comune di Taranto, Emanuele di Palma, presidente della BCC San Marzano e Francesco Lenoci, docente dell’Università Cattolica di Milano, moderati da Giuseppe Di Vittorio, giornalista economico finanziario di Finanza Now TV. Ha aperto i lavori il saluto istituzionale del vicesindaco Fabiano Marti sottolineando quanto il tema della sostenibilità sia particolarmente importante per la città di Taranto, non solo per la questione ambientale ma anche per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sulla necessità di un cambiamento culturale che consenta di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). “ ll Goal 12 è chiaro – ha esordito Marti - garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo . L'economia circolare rende evidente, già nella sua semplice schematizzazione, che la “terra di nessuno” non esiste ma esiste invece la Terra di tutti, l'unica che abbiamo a disposizione. Quella terra di nessuno è la nostra terra – ha evidenziato il vicesindaco - , la nostra aria, la nostra acqua. La risposta dell'economia circolare sono le materie prime - secondarie, ovvero quelle materie già utilizzate in cicli produttivi precedenti, recuperate da scarti e rifiuti e rigenerate per essere re immesse in un nuovo ciclo di produzione. Ma Riciclare non è l'unico assioma, è importante menzionarne almeno altri due: Ridurre e Riutilizzare. Se il primo, riciclare, riguarda soprattutto la sfera delle imprese (la produzione) questi ultimi hanno molto a che fare anche con il comportamento di noi cittadini nelle nostre scelte di consumo. L'orizzonte temporale al 2030 indicato dall’ONU è estremamente ravvicinato. Blue economy e Green economy – ha concluso Marti - devono essere i nostri modelli di riferimento, legati alla crescita ed allo sviluppo, attraverso processi che devono determinare lo sviluppo presente e futuro della nostra città”. In questo senso, BCC San Marzano rappresenta un modello di buone pratiche. Da oltre 60 anni la Banca opera al servizio del territorio coniugando la funzione di intermediazione creditizia con la vocazione propria di un’impresa a responsabilità sociale con 10 filiali, 2530 soci, 104 dipendenti, più di 26 mila clienti. Il bilancio 2019 approvato con l’ Assemblea del 19 giugno scorso ha registrato numeri significativi con un impieghi per 275 mln di euro, raccolta per 572 mln di euro, un patrimonio di 55 mln di euro. L’utile ha raggiunto quota 3,4 mln di euro e il CET1 oltre il 23% (indice di solidità), ben al di sopra dei requisiti regolamentari “La nostra mission – ha spiegato il presidente Emanuele di Palma - è creare e distribuire valore nel territorio in cui operiamo con un modello di banca improntata sulla sana e prudente gestione nel segno della sostenibilità. Questa identità viene confermata anche nel riassetto del Credito Cooperativo con l’adesione al Gruppo Cassa Centrale costituito da 79 BCC con una forte sensibilità agli aspetti non finanziari, che possono ricondursi ai 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile definiti dall’ONU. Ambiente, Etica e Sociale, dunque, sono per la BCC San Marzano le aree prioritarie da presidiare. La Banca è impegnata ogni giorno nella riduzione degli impatti ambientali delle proprie attività sia con riferimento ai consumi sia mediante il collocamento di prodotti di investimento “etici” (Nef Ethical), che ha registrato un incremento del 230% nel 2019 rispetto al 2018 con i Piani di Accumulo di Capitale. “Tra le azioni a sostegno della riduzione del consumo di plastica e acqua – ha dichiarato di Palma - è certamente da segnalare l’installazione nelle sedi della Banca di colonnine di depurazione dell’acqua con filtri a carbone attivo e la dotazione ai collaboratori di borracce in alluminio”. Oltre alla riduzione del consumo di carta e toner(con utilizzo di carta riciclata e toner rigenerati, ma soprattutto con la digitalizzazione delle comunicazioni sia interne che esterne ATM, Social, Web), la Banca ha potenziato il ricorso a fonti di energie rinnovabili. “L’ultimo intervento - ha spiegato il Presidente - riguarda l’installazione di un co-generatore a celle a combustibile, che converte il gas naturale direttamente in elettricità e calore, grazie ad una reazione elettrochimica, procurando un risparmio in bolletta e una riduzione dell’emissione di c02 pari al 50%”.L’attenzione della Banca è rivolta anche ai collaboratori (età media 45 anni), sia dal punto di vista della sicurezza che dellaformazione. “Abbiamo ampliato l’offerta formativa per i nostri collaboratori – ha spiegato di Palma – totalizzando 7.358 ore di formazione nel 2019”. La parità di genere è certamente una priorità, con una presenza femminile nell’organico pari al 32% (di cui 6 quadri direttivi e 27 impiegate). Anche la sicurezza sul lavoro in un ambiente protetto è un tema presidiato (0 infortuni sul lavoro), insieme ad adeguati piani previdenziali ed assistenziali. Il tasso di assenza è pari a 1,61% rispetto alla media del gruppo pari al 2,47%. La BCC San Marzano sostiene le comunità locali anche con donazioni, sponsorizzazioni e altre forme di supporto a progetti ed iniziative che rispondono a bisogni concreti e diffusi in ambito sociale, ricreativo, sportivo, culturale, socio-sanitario ed assistenziale. Nel corso del 2019 la Banca ha posto in essere 99 interventi, di cui il 45% è rappresentato da cultura, formazione e ricerca, moltiplicando in modo capillare sul territorio il valore delle iniziative. “Cerchiamo di svolgere con responsabilità un ruolo attivo di sviluppo e promozione del territorio – ha dichiarato di Palma - attraverso progetti rivolti alla crescita economica, sociale e culturale della comunità, coerenti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Francesco Lenoci, docente di Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda presso l’Università Cattolica di Milano nonché autore di 35 monografie su temi di bilancio, finanza, revisione e di numerosi articoli sulla sostenibilità, nominato recentemente “Miglior Ambasciatore della Puglia a Milano”, ha sviluppato un tema da lui definito “fondamentale per spalancare la finestra del futuro nella città Jonica e nella Puglia intera: “Behind the figures” (dietro i numeri) per sottolineare la straordinaria valenza della sostenibilità. Il bilancio d’esercizio di una qualsiasi entità economica – ha dichiarato il prof. Lenoci - pur rappresentando lo strumento principe per raccontare la gestione e le performance economico-finanziarie delle imprese e delle banche, risulta inadeguato rispetto alle attese degli stakeholder. Viceversa, è indispensabile nonché vincente descrivere il commitment verso la sostenibilità. Una parola, sostenibilità, che deve rappresentare un valore etico fondamentale, integrato nell’intera gestione aziendale, nonché un importante driver di crescita”. Giuseppe di Vittorio, alla luce della sua esperienza di analista economico – finanziario ha concluso l’incontro evidenziando che “parlare di sostenibilità in una città come Taranto è una grande sfida. Quella che sicuramente è una tendenza di carattere globale va declinata anche a livello locale in modo pragmatico. Sostenibilità oggi vuol dire non solo rispetto per l’ambiente ma anche per i dipendenti, fornitori, e comunità locale. Al momento i rendimenti negli investimenti sostenibili non solo sono meno rischiosi, ma anche più alti rispetto a quelli tradizionali”.