Ripescaggi: Fano, "Il fondo perduto è un macigno"
Il Fano non ha ancora deciso se formulare o meno la domanda di ripescaggio. Le motivazioni sono illustrate in un comunicato stampa diramato dal club marchigiano: "Si è svolta, nella serata di mercoledì 7 giugno, una riunione societaria per discutere sul da farsi in merito alle decisioni prese dal consiglio federale relative ai criteri di ripescaggio in Lega Pro. Il board granata ha analizzato attentamente tutte le possibili soluzioni, con l’unico intento di continuare a dare credibilità al progetto sportivo che fino a qui ha poggiato esclusivamente sulle spalle del patron Claudio Gabellini.
C’è la convinzione che l’eventuale approdo in serie C rappresenti un’opportunità, ma nello stesso tempo si vuole agire tenendo sotto controllo la sostenibilità finanziaria del club, fermi, come sempre comunicato ed espresso, nella consapevolezza che la tassa a fondo perduto, oltre ad essere un macigno sulle casse finanziare della società, risulta inaccettabile sia dal punto di vista etico, sia dal punto di vista sportivo: proprio perché il campo ha determinato, legittimamente, il nostro passaggio tra i professionisti. Comunque, la dirigenza granata ha deciso di aggiornarsi fra qualche giorno per avere un quadro più delineato e cercare di concretizzare contatti in essere che potrebbero favorire l’approdo in serie C.
Il sostegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, specialmente quello dell’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Massimo Seri che più volte ha detto di essere pronto a sensibilizzare il tessuto economico, è fondamentale non solo per poter raggiungere questo obiettivo ma anche per rafforzare la forza e la compattezza dell’Alma Juventus Fano".
Nella foto: Claudio Gabellini, presidente del Fano Alma Juventus