Confcommercio: ‘Tassa di soggiorno a Pulsano, occorre attenta valutazione’
Non sarà l’emergenza sanitaria a far desistere il Comune di Pulsano, più che mai deciso a quanto sembra, ad avvalersi della facoltà concessa ai ‘Comuni Turistici’ dell’elenco della Regione Puglia, di introdurre la tassa di soggiorno. Il federalismo fiscale (legge 42 del 2009) è anche questo: ‘I comuni turistici possono istituire un’imposta di soggiorno a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive del territorio… Il gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione e recupero dei beni culturali e ambientali…”. Pulsano, sul versante orientale della provincia è il primo comune rivierasco ad avviare l’iter, sul lato opposto l’hanno già adottata da anni Castellaneta, Ginosa e recentemente Martina Franca, malgrado le rimostranze degli operatori che devono comunque fare i conti con le politiche capestro degli OTA, con le condizioni dei portali di prenotazione e con il,mercato abusivo, etc. L’11 marzo, l’Amministrazione comunale di Pulsano si appresta, ignorando mugugni e malumori degli operatori e degli stakeholder, preventivamente non ascoltati, a portare in Consiglio il Regolamento sull’Imposta di soggiorno, atto di cui si prenderà visione a posteriori. Entro fine aprile, ha assicurato il sindaco Francesco Lupoli, si terrà l’incontro per definire tempi, prezzi e modalità. Soprattutto, si discuterà di esenzioni per alcune categorie, periodo di applicazione, destinazione delle risorse, istituzione dell’osservatorio permanente, essendo, ha ricordato Confcommercio, una tassa di scopo e cioè a beneficio del settore del turismo; se ne è parlato nell’incontro tra il Sindaco, gli assessori al Turismo, Antonio Basta e alle Attività produttive, Francesco Marra, e i referenti dell’Associazione che ha chiesto l’incontro (Giampiero Laterza del direttivo provinciale di Federlberghi e per la struttura tecnica Mino Malagnini e Simona Giorgi). Nelle intenzioni del Sindaco la tassa dovrebbe essere introdotta a partire da luglio, naturalmente, è il parere di Confcommercio, bisognerà valutare l’andamento della stagione turistica, anche alla luce della nuova emergenza sanitaria che per ora sta portando alla cancellazione delle prenotazioni alberghiere a breve termine, ma che potrebbe incidere anche sui mesi estivi, e in tal caso sarebbe da riflettere sull’opportunità di farla partire dal 2021. Insomma, vi sono tanti aspetti di cui tenere conto, pur comprendendo che un comune come Pulsano (6 strutture alberghiere e 26 extra alberghiere ‘ufficiali’) non dispone di risorse economiche da destinare al settore del turismo, pur essendo stato dichiarato comune a economia turistica. Probabilmente, la tassa di soggiorno potrebbe mettere a disposizione quelle risorse,necessarie per mandare avanti la promozione o i servizi destinati al turismo. Detto ciò, il buon senso deve comunque prevalere e occorre comprendere se vi siano le condizioni per adottarla da subito e con quali modalità.