MARTINA, Carrieri: "Il nostro staff fa invidia alla Lega Pro"

Michele Lillo
06.09.2016 00:21

L’8 settembre sarà il giorno in cui la nuova ASD Martina Calcio 1947 conoscerà il suo destino, il giorno in cui dovrebbe essere ufficialmente sancito l’inserimento della compagine biancoazzurra nel campionato di Prima Categoria e nel quale la formazione allenata dal martinese Gidiuli conoscerà gli avversari nella scalata, posta come unico obiettivo, al primo posto finale. Intanto il nuovo team manager Alessio Carrieri sottolinea l’emozione per il nuovo ruolo ma anche la difficoltà nella costruzione del gruppo: “Il primo sentimento è una profonda emozione oltre che un ringraziamento a chi mi ha dato la possibilità di ricoprire questo ruolo. Pensavo – sottolinea Carrieri – fosse più semplice stare da questa parte ma il lavoro degli ultimi due mesi mi ha convinto della difficoltà nel creare un gruppo di calciatori per puntare a grandi obiettivi, difficoltà che aumentano nel momento in cui devono concludersi trattative con giocatori di esperienza costretti a dover calcare la terra battuta del Pergolo. In ogni caso ci siamo circondati di professionisti, sia in campo che fuori dal campo, il tutto per disputare una categoria che non ci appartiene per la nostra storia. Abbiamo uno staff che fa invidia alla Lega Pro ma ora – conclude Carrieri – dobbiamo ricreare la cultura calcistica, tornare a vestire la sciarpa al collo seppure in una categoria che non rispecchia la nostra storia”. Sullo stesso tenore il pensiero del nuovo segretario organizzativo Nicola Vasco che inizia a tracciare la strada di un nuovo progetto legato al territorio e che spazia ben oltre il rettangolo di gioco: “Questo nuovo corso si basa su persone competenti alle quali si è assegnato il ruolo più consono alle esperienze dei singoli. Una pianificazione certa per i primi due anni che dovrà porre le basi per il futuro perché il Martina è un patrimonio di tutta una città. Abbiamo settant’anni di storia calcistica e festeggeremo anche i trent’anni dalla costituzione del gruppo ‘Ultrà Martina’: sono ricordi da sottolineare per portare le nuove generazioni a immedesimarsi nel Martina più che nella Juventus o nell’Inter”. Vasco ricostruisce anche il percorso che ha portato all’iscrizione dei biancoazzurri in Prima Categoria, assieme alla scelta di non candidarsi all’inserimento in campionati più consoni al blasone calcistico itriano come Serie D o Eccellenza, seppure vi fosse la concreta possibilità di ripescaggio: “Con il Lodo Petrucci sarebbero serviti 150mila euro di fondo perduto e 60mila circa per l’iscrizione in Serie D, o 50mila euro più altri 10 di iscrizione per l’Eccellenza. Abbiamo valutato le possibilità anche attraverso incontri con alcuni imprenditori (tra i quali Occhinegro dell’Hellas Taranto, ndr) ma non ci erano chiari i loro obiettivi perciò abbiamo deciso di ripartire dalla Prima Categoria senza falsi profeti come quelli che abbiamo conosciuti negli ultimi anni. Per l’Eccellenza, inoltre, - sottolinea Vasco – avevamo problemi riguardo la struttura sportiva. Ci siamo attivati, quindi, per chiedere un provvedimento straordinario che, comunque, non ci era dovuto perché dovevamo ripartire dalla Terza Categoria. Il commissario prefettizio ha rilasciato una nota nella quale sottolineava come la nostra società rappresentasse la prima squadra cittadina e l’Atletico Martina (attualmente militante in Seconda Categoria, ndr), che aveva fatto domanda di ripescaggio, ha fatto un passo indietro portandoci a poter usufruire di questa possibilità”.

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