"Il consiglio comunale impedisce di discutere il nostro emendamento e scongiurare la chiusura della circoscrizione di Paolo VI". Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Italia Viva, Massimiliano Stellato e Carmen Casula.

"L'aula ha affossato i diritti di ventimila cittadini che a parole, dice di voler difendere poi, messa davanti ai fatti, si gira dall'altro lato. Non potendo presentare oggi, per un mero cavillo regolamentare,  una mozione per sospendere gli effetti della delibera di giunta che stravolge gli uffici decentrati e chiude la sede dell'ex circoscrizione di Paolo VI, abbiamo  avanzato, in extremis, un emendamento su una mozione che aveva ad oggetto, anche il presidio della polizia locale nel quartiere”.

”Un emendamento "affine" a quella mozione, ma l'aula lo ha ritenuto inammissibile, persino attraverso il ricorso ad una pregiudiziale. Vietato parlarne, insomma. Come se il destino della gente di periferia, fosse meno importante di altri. È stata, di fatto, sancita una classifica tra cittadini di Serie A e di Serie B. L'esito della votazione è pubblico, ed è agli atti. Il significato è inoppugnabile“.

Tutto ciò mette una pietra tombale sulle richieste dei cittadini del quartiere, che già vivono tutte le difficoltà di un quartiere di periferia, e che oggi perdono il presidio dopo tanti anni. Un disagio per tutti, soprattutto per gli anziani, per i fragili e per le fasce sociali più deboli, che hanno meno accesso alla mobilità e alla digitalizzazione. Ma non finisce qui. Presenteremo una nuova mozione, anche se potrebbe essere troppo tardi. Una città può definirsi veramente europea quando fa vivere gli stessi standard qualitativi, tanto nel centro quanto nelle periferie".