Fasano, Cordaro: "Lazio tosta, ma siamo cariche..."
Il portiere tarantino tricolore con la Ternana in vista dell’esordio di domenica in Puglia, quando farà visita la formazione vicecampione d’Italia: «Formazione forte dove ci sono giocatrici esperte, ma noi ci crediamo»
Soltanto qualche mese fa si laureava campionessa d’Italia con la sua Ternana, battendo la Lazio di Luciléia e compagnia bella nell’ormai magica data del 17 giugno 2015. Una protagonista che ha saputo ben sostituire una certa Gabi Tardelli fino al suo rientro definitivo, non facendola mai rimpiangere quando ha difeso i pali umbri. E domenica Manuela Cordaro la Lazio se la ritroverà nuovamente di fronte nell’esordio della sua Real Five Fasano nel massimo campionato del futsal in rosa italiano, l’Elite. Certo, sarà tutto diverso: contesto, maglia, colori, compagne. E le avversarie. Ma Cordaro sarà la stessa e identica roccia che segnerà l’alt nella sua area doganale, pronta a spronare il suo Fasano in un esordio mica male. Riportata in terra natia dal DS Gisberto Muraglia, che nessun’altra ha voluto in quel ruolo sin dai primi della ricostruzione del Fasano 2.0, Cordaro è già in clima partita: «Sono carica a mille, non vedo l’ora di inaugurare il nostro campionato scontrandoci contro una grande squadra come la Lazio. Dovremo restare tutto il tempo concentrate e non lasciare loro troppi spazi – spiega l’estremo difensore tarantino – perché ci sono giocatrici esperte che non perdonano eventuali errori. Personalmente non darò il massimo, ma di più. E sono sicura che le mie compagne faranno lo stesso». Lode al nuovo Real Five che non si fa attendere: «Il nostro è un bel gruppo e interagiamo bene con il mister Monopoli. Lui non lascia mai nulla al caso e noi faremo altrettanto. Abbiamo lavorato proficuamente in questo mese, ora dobbiamo mettere in campo tutta la massima attenzione e la nostra voglia di migliorarci costantemente. Domenica non sarà certo facile, ma noi lotteremo fino all’ultimo secondo credendoci sempre». Chiusura con i dolci ricordi al seguito, non perdendo mai il contatto con la realtà: «Lo scudetto rimarrà un bel capitolo della mia vita e sempre nel cuore, ma non mi sento arrivata. Non lo sono, ho molto da imparare».