Taranto: Montervino, ‘Ci attende un febbraio di fuoco’
‘La squadra è mentalmente pronta per tornare in campo’
Se è vero che la lunga e forzata sosta causata dal covid ha permesso al Taranto di recuperare gli acciaccati e di accorciare i tempi per il ritorno in campo di Corvino e Alfageme, è altrettanto vero che i rossoblu saranno costretti a un vero e proprio tour de force. A partite da febbraio, mese che si preannuncia infuocato con ben sette partite in calendario, compreso il match con il Fasano, primo dei quattro recuperi. Lo sa benissimo anche Francesco Montervino, direttore sportivo del Taranto: "Scendere in campo domenica ad Altamura per noi è fondamentale - spiega nel corso di Rossoblu 85 -: avere sul groppone un'altra partita da recuperare non ci agevolerebbe. Si prospetta un periodo faticoso, spenderemo molte energie fisiche e psicologiche, ma, fortunatamente, abbiamo a disposizione uno staff tecnico di prim'ordine che saprà fronteggiare anche questa anomalia". Sul mercato e una possibile partenza di Calemme con destinazione Brindisi: "A oggi, nessun calciatore mi ha chiesto di andar via, anche se è vero che abbiamo ricevuto parecchie richieste. Considerando che nei prossimi quattro mesi dovremo affrontare 26 partite, il nostro allenatore deve poter contare su una rosa ampia per poter effettuare almeno 4/5 cambi per ogni gara. Chiaramente, se qualcuno dovesse manifestare la volontà di giocare con più continuità, valuteremo. Al momento, però, non intendiamo cedere nessuno". La sfida di Altamura: "La squadra è mentalmente pronta per scendere in campo, durante gli allenamenti ho notato che la testa è quella giusta, anche se dopo un mese di stop non puoi essere al cento per cento dal punto di vista atletico. Quella di domenica è una sfida complicata, un vero e proprio scontro diretto guardando la classifica. Del resto, queste tredici giornate di hanno detto che il girone è molto equilibrato, non esistono partite facili o difficili: che l'avversario si chiami Casarano, Picerno o Fasano, devi giocare sempre con la stessa intensità". Sulla condizione fisica di Tissone e Diaz: "Sbagliare è umano, perseverare diabolico. Con questo voglio dire che prima di ingaggiarli ci siamo assicurati che fossero a posto fisicamente, perché non volevamo ripetere lo stesso errore commesso con Stracqualursi, il quale si era presentato a Taranto fuori forma. Sia Tissone che Diaz sono pronti, non hanno il ritmo partita nelle gambe, ma sono a disposizione del tecnico".