L'Unione Sindacale Italiana Marittimi e Affini (USIMAR) ha manifestato crescente apprensione per la sicurezza dei nostri equipaggi operanti nella zona ad "alto rischio e rilevanza internazionale" nel mar Rosso, come dichiarato dal comandante della nave Duilio.

Attualmente, la sicurezza degli interessi italiani a livello globale poggia sui considerevoli sacrifici dei nostri marinai, il cui numero è in costante diminuzione e che ricevono compensazioni inferiori rispetto ai colleghi impiegati sul territorio nazionale in incarichi logistici.

USIMAR sollecita il Governo e la classe politica a dimostrare, con azioni concrete e non solo con parole, il riconoscimento di tali sacrifici, inclusi quelli delle loro famiglie. Chiede inoltre il riconoscimento di indennità di contingentamento per il personale impegnato in missioni internazionali e un immediato incremento delle risorse umane.

È evidente che la buona volontà e i sacrifici hanno dei limiti, specialmente considerando che i nostri marinai non possiedono "super poteri" e non navigano su delle "love boat". Antonio Ciavarelli, Segretario Generale dell'USIMAR, sottolinea la necessità di un'azione concreta da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza e il benessere del personale marittimo italiano.