Martina: Verdicchio, dalla strada all' esordio di Foggia
La soddisfazione del settore giovanile del Martina Franca è passata dall'esordio in prima squadra di Lello Verdicchio con la maglia della prima squadra,un record essendo il più giovane calciatore ad aver esordito in Lega Pro. Infatti a 12 minuti dalla fine del derby contro il Foggia, davanti ai 10 mila dello Zaccheria, è entrato in campo per provare a realizzare il gol della bandiera in una sfida di marca foggiana. La gioia, in primis, è stata proprio del fantasista degli allievi che commenta così il suo esordio. "E' stata un'emozione indescrivibile. Se ho raggiunto quest'obiettivo è grazie ai miei compagni, al mio mister, al mio direttore e a tutte le persone che mi vogliono bene. Esordire a Foggia, davanti a una bella cornice di pubblico, è qualcosa di straordinario. Ora continuerò a sudare e lavorare duro per raggiungere altri traguardi".
Emozione indescrivibile per Piergiuseppe Sapio che commenta così l'esordio di uno dei suoi ragazzi, uno su cui ci ha creduto da subito nell'ultimo mercato: "Sono rimasto senza parole, sinceramente mi sono commosso quando c'è stato l'esordio di Lello. Lo meritava per tutti i sacrifici che ha fatto. E' un giocatore che arriverà molto lontano. Dopo lo svincolo dello Spezia, lo davano lontano da quei livelli calcistici, a livello giovanile, che aveva raggiunto nel recente passato. Vedi nello Spezia quando risolse praticamente da solo il match contro la Juventus. Una scommessa vinta ? Io dico che deve lavorare sodo per altri traguardi, ancora più importanti. Ma oggi deve godersi questi momenti che restando indelebili e come punti di partenza della sua carriera, non di arrivo questo sia chiaro".
Infine la storia di un ragazzo che, dalla periferia, sta cercando di scalare una montagna cercando di raggiungere la vetta del suo percorso. "Quando Lello Verdicchio da Secondigliano aveva 9 anni e tirava calci a un pallone per le strade del quartiere, di quello che tutti conoscono come «Terzo Mondo» o rione delle «case dei puffi», la gente aveva già capito tutto. Si parlava di un ragazzo che un giorno sarebbe diventato calciatore. Perché tra gli alberi di cemento, in una giungla contraddistinta dall'asfalto, spesso il destino è già segnato e regala qualcosa di impensabile ma che, diventando realtà, rende il cammino ancor più bello ed elettrizzante".