Atletica: il palagianese Renò torna a marciare e punta alla 50 km

L'atleta del Cus Parma ha effettuato un test nella prova di Dudince dello Iaaf Race Walking Challenge

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Antonio Bargelloni
19.03.2016 19:09

Ritorno al... futuro per Giovanni Renò. Il palagianese classe 1991 che è stato uno dei primi grandi “prodotti” della scuola di marcia targata Atletica Don Milani Mottola (coetaneo di Antonella Pamisano) e che da alcuni anni risiede a Parma è tornato a gareggiare quest'anno dopo un periodo di inattività.

Lo ha fatto il 21 febbraio ad Adelaide, in Australia,  dove ha preso parte alla  prima tappa dello Iaaf Race Walking Challenge, circuito mondiale di gare su strada della specialità del “tacco e punta”, gareggiando nella 20 km chiudendo in 1h29'20.

La gara rientrava nel programma di un raduno internazionale presso l'Istituto Australiano dello Sport durato sei settimane, nelle quali si è allenato con diversi marciatori, ben 21, provenienti da tutto il mondo, tra cui l'argento olimpico di Londra e Pechino Jared Tallent, il bronzo mondiale Benjamin Thorne e tanti altri da Sud Africa, Giappone, Canada, Cile, Svezia, Polonia. Diversi i test disputati, con i migliori tempi in 43' sui 10 km e 1h58' sui 2 km.

E oggi Giovanni è tornato nuovamente in gara, a Dudince, in Slovacchia, per un test sui 50 km. Il marciatore palagianese non è riuscito a chiudere la gara, fermandosi al 44° chilometro, dopo essere passato al 40° in 3 ore e 12 minuti, ma il suo è stato soprattutto in test per verificare la sua competitività sulla distanza più massacrante per i marciatori.

Giovanni, da quando è a Parma, ha disputato diverse gare con la maglia del Cus, allenato dall'ex azzurro Marco Giungi, piazzandosi sempre tra i primi delle categorie giovanili ed ottenendo una maglia azzurra ai Campionati Eurpopei Under 23 del 2013 a Tallin (Finlandia).

Renò, dalla Slovacchia, si dimostra soddisfatto, pur non avendo concluso la gara: “Il motivo per cui mi sono fermato è perché ho voluto... strafare. In base agli allenamenti in Australia, valevo sulle 4h05', 4h10', però oggi ho voluto tentare di fare meglio, al 40° km viaggiavo per concludere sotto il “muro” delle 4 ore. Nonostante il ritiro, sono felicissimo di questo rientro. Non ero in perfette forma oggi e quindi per me è stato un gran traguardo gareggiare per 44 chilometri, ho capito che i ritmi nelle gambe ci sono e devo solo migliorare il finale. Con un'altra dose di allenamenti posso andare sotto le 4 ore”.

Il passaggio alla 50 è duro, ma... inevitabile: “Per diventare un esperto cinquantista ho bisogno di molta esperienza sulla distanza ed oggi è stato già un bel mattone da aggiungere alla mia costruzione. Devo saper aspettare con calma e fare tanti, tanti chilometri”.

il 9 aprile c'è l'appuntamento classico di Podebrady, in Repubblica Ceca, l'incontro tra nazionali tra i più importanti del periodo, sarà difficile per Renò essere convocato con la maglia azzurra. Ma ha già pronta l'alternativa: “Le probabilità ci sono, un po' ci spero. Se la Fidal tiene presente la 20 km che ho fatto in Australia '' e i ritmi che ho portato oggi in gara, magari una convocazione potrebbe arrivare. Se non arriva la chiamata, il 9 aprile vado a gareggiare in Portogallo a Rio Maior sui 20km, che male non fa...”.

Per la cronaca, la 50 km è stata vinta dal polacco Rafal Augustyn in 3h43'22'' sul finalndese Aleksi Ojala in 3h46'2'' e sull'altro polacco Adrian Blocki in 3h47'16'', tutti primati personali.

Nella 20 km femminile, secondo successo consecutivo per Anna Eleonora Giorgi in 1h28'05''. La compagna di squadra in nazionale di Antonella Palmisano proprio su queste strade lo scorso anno aveva ottenuto il primato italiano in 1h26'17''.

Nella foto, Renò durante un test nel raduno in Australia

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