Taranto: Nuovo ospedale, Nicola Canonico vince l’appalto
Con Domenico De Bartolomeo, il patron del Bisceglie si è aggiudicato la gara da 160 milioni: in corso verifiche sull’offerta
È formato da Debar, con il consorzio Com di Modugno, Cn Costruzioni, Edilco, Mazzitelli e Icoser il consorzio che si è piazzato al primo posto della graduatoria di gara per l’appalto del nuovo ospedale di San Cataldo a Taranto. L’offerta prima classificata prevede il 24,7% di ribasso sull’importo a base di gara di 161 milioni di euro e una riduzione di 846 giorni sul termine previsto per la consegna (1.245 giorni, circa 40 mesi): dovrà essere sottoposta a verifica di anomalia. Il progetto dell’ospedale prevede 715 posti letto un edificio costituito da 6 blocchi principali (di cui due interrati). Sorgerà sulla statale 7, tra Taranto e San Giorgio Jonico, grazie a un finanziamento regionale da circa 200 milioni di euro nell’ambito delle opere per il capoluogo ionico. Alla fase finale dell’appalto (che è stato prorogato per tenere conto di alcune richieste dell’Ance) sono stati ammessi sette gruppi di imprese. Quello vincitore fa capo a Domenico De Bartolomeo, presidente uscente di Confindustria Bari-Bat, con l’ex consigliere regionale (ed ex componente del cda di Aqp) Nicola Canonico. Al secondo posto si è piazzato un altro gruppo composto anche da imprese pugliesi (il consorzio stabile Research con Cisa, Ciro Menotti, Cobar e Guastamacchia), terza la Matarrese srl di Bari con il consorzio Unimed, seguono i grandi gruppi nazionali (Impregilo, Cmc, Pessina e Donanti). Quello di Taranto è il secondo dei nuovi ospedali pugliesi voluti dalla giunta Vendola e avviati dalla giunta Emiliano. L’altro, l’ospedale di Monopoli-Fasano, è già in fase di costruzione: avrà 199 posti letto, cinque sale operatorie, ambulatori per il day service e dovrebbe essere pronto per il 2022, più o meno quando dovrebbe essere completato anche quello di San Cataldo se verrà contrattualizzata la proposta del raggruppamento guidato da Debar. Ma la Regione sta lavorando per completare il piano dei nuovi ospedali. Un ulteriore accordo con il ministero della Salute, che riguarda i 290 milioni residui per l’edilizia sanitaria in Puglia, prevede invece la realizzazione del nuovo ospedale del Sud Salento, di quello di Andria e di due progetti per i «Riuniti» di Foggia. Il piano è stato approvato in giunta a fine gennaio: l’ospedale del Sud Salento, tra Maglie e Melpignano, prevede una spesa di 142 milioni e consentirà di disattivare Scorrano e Galatina, quello di Andria, investimento da 138 milioni, sostituirà anche Canosa (già chiuso) e Corato. Le risorse residue sul fondo «Bindi» non hanno invece permesso di finanziare anche la nuova struttura che il piano di riordino prevedeva tra Bisceglie e Terlizzi per assorbire anche gli attuali ospedali di Molfetta e Trani. Un progetto di lungo corso che dunque slitta a tempo indeterminato. (Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno)