Grottaglie: Il neo tecnico Paradisi, 'Questa società vuol risalire'
E’ ufficiale: il nuovo tecnico del Grottaglie è l’esperto Alfredo Paradisi che guiderà i biancoazzurri nel prossimo campionato di Prima Categoria, e che a Calcio del Sud sì presenta spiegando cosa lo ha spinto a sposare la causa: “Grottaglie è una piazza che mi attrae e ha un gran blasone. Inoltre, la società vuol risalire riportando la Città delle Ceramiche almeno in Eccellenza o in Serie D. Non sarà facile vincere, ci sarà tanto da lavorare. La categoria non mi allettava, ma gli obiettivi mi hanno fatto venire fame”.
PRIMA CATEGORIA “E’ un campionato difficile soprattutto sotto l’aspetto ambientale. Ho avuto la fortuna di vincerlo con la Virtus e l’Andriani. Si gioca con tanta cattiveria agonistica e i campi in terra battuta sono tanti. Bisognerà svestirsi dai panni della compagine blasonata e lottare su ogni pallone. In questo campionato, Grottaglie deve essere soltanto di passaggio. So che il San Marzano fa notevoli investimenti ogni stagione, poi vedremo come si attrezzerà il Manduria. Per quanto riguarda Castellaneta, Ginosa e Laterza, credo che saranno inserite nell’altro girone pugliese. Se così non dovesse essere sarebbe una sorta di campionato di Promozione. Quest’anno, poi, ci sarà l’obbligo di schierare un solo under ’97 che renderà il tutto più avvincente”.
IL GROTTAGLIE "Cercheremo di allestire una squadra composta da un mix di giovani ed esperti. Al momento non mi va di fare nomi. Ho una lista di miei ex calciatori. Innanzitutto, già da martedì vedremo cosa abbiamo in casa, poi chiameremo altri atleti per completare l’organico…”.
PARADISI “Non sono un estremista. Non ho mai avuto un modulo ben definito. Alleno da sedici anni e ho vinto sette campionati: mi sono sempre adattato agli uomini che avevo a disposizione. I moduli sono solo numeri. Comunque, ultimamente ho adottato il 4-2-3-1 o il 4-3-3. Zeman per me è il più grande allenatore, ma è estremista. Mi piacerebbe riproporre il gioco di Martina Franca, fatto di inserimenti e velocità”.