MASSAFRA – "Perché piangi? Stavamo solo giocando". Sono queste le parole che la presunta vittima di una violenza sessuale ha riferito di aver sentito prima della minaccia: "Non raccontare nulla". La giovane, invece, ha denunciato l’accaduto prima ai Carabinieri e successivamente lo ha confermato in lacrime durante l’incidente probatorio davanti alla Procura.

I fatti risalgono alla notte tra il 30 e il 31 agosto 2024. Secondo l’accusa, dopo una serata trascorsa insieme, i tre imputati – di 23, 27 e 34 anni, originari di Palagiano – si sarebbero offerti di riaccompagnare la ragazza a casa. Tuttavia, prima di raggiungere la destinazione, avrebbero fatto una sosta in una zona buia, tra le sterpaglie all’ingresso del paese, dove sarebbe avvenuto il presunto abuso.

La pubblica accusa, rappresentata dal PM Salvatore Colella, ha chiesto una condanna a 8 anni di reclusione per i tre imputati, accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali gravi. La difesa – affidata agli avvocati Marcello Ferramosca, Fabrizio Lamanna, Michele Parisi e Gianluca Sebastio – ha optato per il rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena in caso di condanna. La presunta vittima si è costituita parte civile con l’avvocato Mary Angelini, chiedendo un risarcimento di 700.000 euro.

Durante l’interrogatorio di convalida, i tre imputati hanno negato ogni addebito, sottolineando la pregressa conoscenza tra la giovane e uno di loro. Tuttavia, la loro ricostruzione non ha convinto il magistrato, che ha confermato la custodia cautelare in carcere.

La sentenza del giudice Giovanni Caroli è attesa nella prossima udienza, prevista per l’inizio di aprile.