Taranto: ArcelorMittal, Fim ‘Azienda faccia chiarezza sul futuro’
‘Governo sveli il piano di marzo con Ilva in As e ArcelorMittal’
"ArcelorMittal deve uscire allo scoperto, mostrando le reali intenzioni, non trincerandosi dietro la Cigo Covid-19. L'azienda deve mostrare necessariamente chiarezza, dichiarando cosa intenda fare a proposito dello stabilimento di Taranto. Come intende traguardare i prossimi mesi? Quali sono i progetti per il futuro e quali le operazioni di manutenzione?". Lo sottolinea in una nota il segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto-Brindisi, Biagio Prisciano, aggiungendo che la ripartenza di alcuni impianti dell'area a freddo comunicata dalla dirigenza, con il rientro di circa 630 dipendenti dalla cassa integrazione ordinaria, "sicuramente rappresenta un fatto positivo, un timido passo in avanti". Ma "non si può vivere - aggiunge - di soli ammortizzatori sociali. In questa fase le aziende devono mettere in campo tutti gli strumenti utili e necessari al fine di programmare gradualmente un piano strategico di ripartenza. Evidenziamo ancora una volta che gli impianti necessitano di manutenzioni sia di natura ordinaria sia straordinaria". A proposito degli "impianti attualmente fermi, come l'Altoforno 2, Acciaieria 1 e non solo - prosegue Prisciano - cosa intende fare la multinazionale? Comprendiamo le difficoltà contingenti di mercato, in particolar modo quello dell'acciaio nella fase difficile che stiamo attraversando, però Arcelormittal non può sottrarsi alla proprie responsabilità". Secondo Prisciano, inoltre, il Governo "deve chiarire tutti gli aspetti dell'ultimo accordo del marzo scorso, che lo ha visto protagonista della realizzazione di un nuovo 'piano segreto' con Ilva in Amministrazione Straordinaria e ArcelorMittal, senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali". (ANSA).