Taranto potenzia il corso di Medicina: ‘Nuovd opportunità per il territorio’
È stato recentemente approvato l’Addendum per il potenziamento del corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso la sede di Taranto, un importante traguardo raggiunto grazie alla collaborazione tra la Regione Puglia, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’ASL Taranto, la Provincia e il Comune di Taranto.
Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per ampliare l’offerta formativa in ambito medico nella città, già ricca di corsi come Medicina e Chirurgia, Professioni Sanitarie (Infermieristica e Fisioterapia), Scienze e tecniche dello sport, Tecniche della prevenzione e Farmacia. L’obiettivo è duplice: da un lato formare una futura classe dirigente locale, dall’altro attrarre studenti da altre province e regioni, facendo di Taranto un punto di riferimento accademico.
«L’università è un pilastro essenziale per il nostro territorio. Rafforzare la presenza accademica significa non solo contrastare il fenomeno migratorio dei giovani verso altre città, ma anche offrire nuove prospettive di sviluppo economico, sociale e culturale», ha dichiarato Gianluca Mastromarino, già Consigliere Comunale di Statte e dell’Unione dei Comuni “Terra delle Gravine”.
Tra le priorità individuate c’è la necessità di accelerare la realizzazione delle residenze universitarie, come quelle di Vico Novelune e Palazzo Frisini, per accogliere gli studenti fuorisede. Si propone inoltre l’istituzione di una “card dello studente” che garantisca sconti e agevolazioni su servizi pubblici e privati.
Mastromarino ha sottolineato anche l’importanza di costruire una solida rete tra università, pubbliche amministrazioni, imprese e associazioni di categoria, per favorire percorsi di tirocini e formazione continua, essenziali per un inserimento efficace nel mondo del lavoro e un costante aggiornamento professionale.
«Questa sinergia tra istituzioni rappresenta una straordinaria opportunità per la nostra comunità – ha aggiunto Mastromarino – e pone le basi per un futuro più prospero per Taranto e il suo tessuto socioeconomico».