Giovannin senza parole: 10 e 11 settembre al XII Dinamico Festival di Reggio Emilia
La dolcezza scanzonata del clown. Sabato 10 (ore 17) e domenica 11 settembre (ore 18.15) a Reggio Emilia, al Parco del Popolo (sotto la tenda da circo del Teatro nelle Foglie), in scena “Giovannin senza parole” di Catia Caramia, regia Andrea Bettaglio, con Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi, produzione Crest, per il XII Dinamico Festival, un progetto di Dinamica Associazione di Promozione Sociale. Durata 55'. Biglietti da 6 a 12 euro. Info: 379.2817031.
Esiste un paese, dove la prima grande regola è obbedire agli ordini del suo Capo, padrone anche della grande officina delle parole, che corregge a proprio piacimento. Questo è un grande giorno, il Capo ha deciso di fare un discorso ai suoi sudditi. Quali nuove regole li attendono? Ma l’imprevisto, si sa, è in agguato anche quando gli ordini sembrano regolare a perfezione ogni cosa. Infatti, un giorno arriva nel paese un giovane, che le regole non sa.
«La storia che mettiamo in scena è un apologo buffo pensato per i ragazzi e per i ragazzi che siamo stati. Affrontiamo il tema delicato dell’esercizio della forza attraverso la parola, osservandolo con gli occhi innocenti di un ragazzo che, grazie ai suoi “errori”, trasformerà l’intero paese. Perché, si sa, che gli errori sono solo un tentativo di fare quello che non si sa», dalle note di produzione.
Il Dinamico Festival nasce per portare la cultura del circo contemporaneo in Italia, e in particolare a Reggio Emilia. Attivo dal 2010, il festival dell’associazione Dinamica si è evoluto nel tempo, diventando in pochi anni un evento molto sentito: organizzato nei parchi della città porta a Reggio Emilia artisti e compagnie da tutta Europa. Da sempre ha una filosofia ben precisa che lega l’offerta artistica a una proposta di momenti conviviali e di aggregazione, legati al mondo dell’enogastronomia.
Catia Caramia - Attrice e autrice. Laureata in teorie e pratiche dell'antropologia alla “Sapienza” Università di Roma, avvia la formazione teatrale nel 2000 con Robert Mc Neer, per proseguire dal 2010 con Cèsar Brie, col quale collabora in diversi progetti di creazione e formazione. Tra gli altri, studia con Tapa Sudana, Elena Bucci, Danio Manfredini, Leonardo Capuano, Alessandro Serra, Lucia Calamaro, Vivian Gladwell, Joan Estrader, Rita Pelusio; Gonzalo Alarcòn, Roberto Anglisani, Fabrizio Saccomanno. Approfondisce la ricerca vocale con Iva Formigoni, Matteo Belli, Germana Giannini, Lisa Paglin, Marianna Brilla e lavoro sulla danza con Atsushi Takenouchi e Julie Stanzak. Lavora con Pontedera Teatro, Teatri di Roma, Campo Teatrale, Progetto Mu, La luna nel letto, Crest. Con il collettivo tarantino è alla quarta collaborazione come attrice: “La storia di Hansel e Gretel” (2009), “L'agnello” (2012), “Biancaneve, la vera storia” (2017, spettacolo vincitore Eolo Award 2018) e “Giovannin senza parole” (2021, anche autrice).
Andrea Bettaglio - Attore, regista, scenografo. Laureato in comunicazione d'impresa e relazioni pubbliche all’Istituto Superiore di Comunicazione di Milano, comincia la formazione teatrale nel 2000 con Massimiliano Briarava Cossati, seguitando con Cèsar Brie. Dal 2004 ad oggi approfondisce il lavoro sull’attore con Emma Dante, Luca Ronconi, Tapa Sudana, Teatro delle Albe, Teatro Due Mondi, Teatro de los Andes, Centro Teatrale Umbro, Rita Pelusio. Nel 2002 studia l’utilizzo dei trampoli con Walter Di Munzio e nel 2016 il lavoro sul canto con Filomena De Leo. Impara a suonare diversi strumenti musicali (bombardino, trombone, tromba, chitarra, ukulele, armonica). Fa parte del collettivo circense Circo Paniko. Lavora con Teatro Elfo Puccini, Teatri di Roma, Campo Teatrale, La luna nel letto, Crest. Con il collettivo tarantino è alla prima collaborazione come attore: “Giovannin senza parole” (2021, anche regista).
Crest - Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha prodotto lo spettacolo “Il deficiente” (premio Scenario 2005) e vinto l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno con “Biancaneve, la vera storia”, nonché tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta – Bari) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). (Comunicato stampa)