Taranto: Stracqualursi, la scommessa persa di Montervino
La cessione al Fasano di Denis Stracqualursi sancisce il parziale fallimento della campagna acquisti estiva del Taranto. Perché non tutto è da buttare. Se oggi, senza una punta degna di tal definizione, i rossoblu sono ancora in corsa per la Serie C, gran parte del merito è di Giuseppe Laterza. Ha sempre lavorato in silenzio, cercando di plasmare il materiale umano che la società gli ha messo a disposizione. Creando, ed è il suo merito più grande, una corazza d'acciaio intorno al gruppo. Senza un attaccante di peso, Laterza ha avuto il coraggio di cambiare pelle in ogni partita nascondendo le gravi ed evidenti lacune della rosa. Siccome è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, bisogna sottolineare che Laterza è stato fortemente voluto sulla panchina rossoblu dal presidente Massimo Giove, che lo ha difeso con unghie e denti con Pagni prima, con Montervino poi. Stesso discorso per Diaby e Marsili, bloccati e ingaggiati su consiglio del numero uno rossoblu. Ma torniamo a Stracqualursi. Dopo una lunga estate a rincorrere gli attaccanti di mezza Italia, arriva il verdetto: ingaggiato Denis Stracqualursi. È il 18 settembre quando il Taranto FC 1927 comunica che "Denis Stracqualursi è un nuovo calciatore rossoblù. L’attaccante argentino classe 87′ è in terra jonica. Ha rispettato la quarantena come da protocollo ed è a disposizione di Giuseppe Laterza". Un curriculum di tutto rispetto, ma, scorgendo le sue statistiche, non era quello che stampa e tifosi si aspettavano: una punta da doppia cifra. Pochi gol negli ultimi anni, tanto che si solleva qualche dubbio definendolo una "scommessa". La risposta del diesse Montervino è lapidaria: "A e B argentine non sono come la D italiana, se per voi è una scommessa, per me non lo è", nel senso che stava per misurarsi con una realtà meno competitiva. Stracq si presenta a Taranto in forte sovrappeso, dovuto al lungo periodo di inattività causato dal covid. Lavora, suda sul campo, perde chili e debutta: pochi minuti senza lasciare il segno col Bitonto, una rete di "fondo schiena" con la Puteolana fino al match col Sorrento e quel gol sbagliato che è stata la sua condanna. Il coronavirus ferma di nuovo il campionato, per oltre un mese, e Stracqualursi ha tutto il tempo per lavorare e mettersi al pari con gli altri. Ma con Brindisi e Casarano gioca solo una manciata di minuti: è il segnale, non rientra più nei piani del club. La scommessa di Francesco Montervino è persa. Eppure, l'8 ottobre scorso il diesse parlava così a Due Mari Tv: "La preoccupazione, giustamente, dei tifosi è l'attaccante da doppia cifra. Il Taranto ha in squadra questo calciatore, si chiama Stracqualursi. Stiamo cercando di affrettare i tempi e lui ce la sta mettendo tutta: da quando è con noi ha perso 8 chili, anche se non è ancora in condizione e nella sfida con il Bitonto ce ne siamo accorti. Qualora dovessimo constatare che Denis non è l'attaccante giusto, allora ci impegneremo a cercarne uno all'altezza, ma sono convinto che non deluderà". Convinzione durata poco, il tempo di un mini lockdown. Allora, ci chiediamo: su quali basi è stato scelto Stracqualursi? Probabilmente dei video? Perché preferirlo a un italiano con più esperienza della categoria? Forse perche buona parte del budget era stato già speso per Corvino e Alfageme? Insomma, più che una certezza, un ripiego. O, più probabile, una scommessa persa...