Money Gate: Tentato illecito, guai per Avellino e Catanzaro
La procura federale ha chiuso l'indagine "Money Gate" che vede coinvolte Catanzaro e Avellino, chiamate a rispondere di responsabilità diretta e oggettiva per il tentato illecito sportivo relativo alla penultima partita del campionato di Lega Pro 2012/2013, che si chiuse con la promozione in Serie B degli irpini. In caso di condanna, le pene sarebbero molto pesanti: esclusione dal campionato in corso con retrocessione all’ultimo posto o una penalizzazione fortemente afflittiva. Il patron dell'Avellino Taccone, il ds irpino De Vito, l’ex presidente del Catanzaro Cosentino, l’ex ds Ortoli e il calciatore Andrea Russotto sono chiamati a rispondere di illecito sportivo e rischiano lunghe squalifiche, non inferiori a un anno. Francesca Muscatelli e Ambra Cosentino, rispettivamente moglie e figlia dell'ex pesidente Cosentino, sono accusate di slealtà sportiva, mentre Marco Pecora, ex ad del Catanzaro, dovrà rispondere di omessa denuncia.