Vicenza sferzata dal maltempo, diramata allerta rossa
Installate pompe anche nella zona dello stadio, non particolarmente colpita come lo scorso febbraio
L'ondata di maltempo che sta investendo il Nord Italia non dà tregua: dopo Milano, l'emergenza si è estesa al Veneto. Piogge intense e temporali, in alcuni casi con grandinate, hanno flagellato zone delle province di Vicenza, Padova e Venezia e in parte anche di Treviso.
Per la giornata di venerdì la Protezione civile ha diramato un'allerta rossa in diverse aree del Veneto e arancione in Lombardia, Friuli Venezia Giulia e altre aree del Veneto stesso; allerta gialla in ulteriori zone di queste tre regioni e del Piemonte.
In tutta la provincia di Vicenza, capoluogo compreso, è scattato l'allarme rosso per in vista dell'arrivo di nuove piogge. Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza, ha lanciato un appello ai cittadini a spostare automobili e beni dagli interrati e dai piani terra lungo il Bacchiglione, il cui livello è salito come non accadeva dal 2010, e alle zone a rischio.
La situazione più grave a Malo, in provincia di Vicenza, dove un ponte è stato spazzato da un torrente ingrossato dalle piogge, senza causare feriti. A Schio i carabinieri hanno salvato due donne rimaste intrappolate all'interno della loro auto in un sottopasso allagato.
Zaia firma il decreto per lo stato di emergenza. "Siamo di fronte a fenomeni di precipitazioni eccezionali, che si sono abbattuti soprattutto nel Vicentino, nel Veronese e nel Padovano", ha affermato il governatore del Veneto. L'apertura dei bacini di laminazione "ha permesso di evitare un disastro. Si sono registrate precipitazioni record: nella zona Pedemontana Vicentina e Veronese c'è stata una media 180 millimetri d'acqua, con punte di 229, in sole sei ore. Nella serata di giovedì abbiamo attivato l'Unità di Crisi. In mattinata ho poi firmato il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza per avversità meteo. Bombe d'acqua simili a maggio, in Veneto, non si erano mai viste".
Zaia: "Non ci aspettavamo un'alluvione così, siamo in difficoltà". Un'alluvione così a metà maggio "non ce l'aspettavamo - ha sottolineato Zaia - È un fenomeno eccezionale per la stagionalità e per le sue caratteristiche: acquazzoni intensi in pochissimo tempo, che non permettono uno sgombero dell'acqua superficiale di andarsene con velocità. Siamo in oggettiva difficoltà. Siamo di fronte a un fatto inusuale, non programmato. Avremo battaglia fino a domani e poi vediamo come si metterà, c'è la massima allerta", ha aggiunto il presidente di Regione.