Baseball: Il viaggio azzurro del tarantino Antonio Maggio
Come coach del Team Italia Under 12, da anni gira per lo stivale alla ricerca dei talenti del futuro
Un lavoro capillare, dapprima con i raduni open in cui le società di tutta Italia inviano i loro migliori prospetti. Qui avviene una prima selezione massiccia, man mano il gruppo si assottiglia arrivando al roster definitivo di 20 ragazzi che andranno a difendere il titolo di campioni d'Europa conquistato a Utrecht l'anno scorso. A coordinare la gran mole di lavoro è Stefano Burato manager della nazionale italiana Under 12: un lavoro fatto di molti contenuti e dati raccolti nei vari raduni che i coach in base alle proprie competenze analizzano, studiano, discutono per poi arrivare al risultato finale.
Tra i 12 coach della Federazione c'è anche il tarantino Antonio Maggio, già nel giro azzurro da 5 anni e che quest'anno ha ricoperto il ruolo di coach di terza base al servizio del manager Raffaele Gentili per il Team Italia. “Vestire la maglia azzura è un grande orgoglio, sentire l'inno nazionale mette i brividi - spiega lo stesso Antonio Maggio -. Considero questo mio incarico una grande fortuna e ringrazio chi da tempo mi accorda fiducia. Affidare un ruolo del genere a un coach proveniente da Taranto non è semplice. Devo ringraziare Stefano Burato, coordinatore del progetto, e soprattutto due persone eccezionali come Ivano Licciardi e Raffaele Gentili da cui ho imparato tantissimo sia per quanto concerne il baseball sia dal punto di vista della etica morale di questo sport”.
Il tecnico tarantino ha avuto l'occasione di calcare finalmente dei veri diamanti durante questa esperienza: il primo raduno al CPO “Giulio Onesti” di Roma mentre il tour di force degli ultimi dieci giorni si è svolto tra i diamanti di Godo e Buttrio. A riguardo, Antonio Maggio commenta così: "Per me è incredibile poter lavorare in certe strutture, sono abituato a dovermi arrangiare continuamente su un campo da calcio (al limite) in coabitazione con altre società. Praticare il tuo sport nella sua sede naturale è la normalità in quasi tutta la nazione e provo profondo rammarico per la situazione di discriminazione sportiva che vivono i praticanti di questa disciplina a Taranto. Godo ha 1500 abitanti ed è una frazione di Russi, in provincia di Ravenna, mentre Buttrio conta poco più di 4000 anime e ci sono due campi. Taranto, sedicesima città di Italia per popolazione, non ha niente... Proprio a Buttrio abbiamo inaugurato il secondo campo per le attività giovanili. E mentre la banda musicale della Brigata Julia suonava, pensavo se questo potrà mai avvenire a Taranto, magari con la fanfara della Marina Militare invece degli Alpini”.
Quest'anno, il tecnico tarantino ha avuto anche l'onore di far parte per alcune partite dello staff della Under 15 guidata dall'olimpionico e grande campione del baseball italiano Roberto De Franceschi. Complimenti al nostro coach che rappresenta un orgoglio sportivo per il nostro club ma in generale per tutto lo sport tarantino con la speranza che anche Taranto prima o poi possa avere il suo diamante, magari...