Anche la Vibonese sbanca lo Iacovone, Taranto retrocesso
Finisce l'agonia: il Taranto cede il passo anche alla Vibonese, corsara per 2-1 in uno “Iacovone” deserto e torna in Serie D. Lo fa nel peggior modo possibile, retrocedendo con una giornata d'anticipo, all'ultimo posto e dopo una caduta libera senza precedenti. Con 2 punti conquistati nelle ultime 9 partite frutto di 2 pareggi e 7, terribili e brucianti sconfitte per una squadra che ha praticamente smesso di giocare, di lottare, di correre, di tirare fuori carattere, cuore e orgoglio, a circa due mesi dalla fine del campionato. Perchè non resta neppure questo a salvare una stagione devastante sotto tutti gli aspetti, neppure l'orgoglio. Il Taranto retrocede sul campo, meritatamente. E non accadeva da 20 anni esatti: era la stagione 1996/1997 quando i rossoblù tornarono tra i dilettanti concludendo la stagione regolare in ultima posizione, nell'allora Serie C2. Ma quelli erano altri tempi. La storia recente, invece, insegna che bisogna programmare, gestire la società con oculatezza, costruire un organico con cognizione di causa e adatto alla categoria. Bisogna compattare l'ambiente e fare fronte comune con i calciatori, tutelandoli dentro e fuori dal campo, remando uniti, tutti, nella stessa direzione. La storia recente insegna che Taranto è una piazza destinata a soffrire e che, probabilmente, è ben lontana da poter tornare a competere come nei tempi passati. Occorre azzerare tutto, ripartire da zero, riprogrammare, a testa bassa. E in silenzio, dalla Serie D. Nel mezzo, l'ultima uscita in Lega Pro, che segnerà il passo finale di questa mortificante stagione, domenica prossima a Castellammare contro la Juve Stabia.
PRIMO TEMPO Il Taranto sembra partire con fare volenteroso. O, almeno, questo è ciò che vorrebbe far credere la squadra. Ma già dal secondo giro di lancette si capisce che sarà l'ennesima giornata difficile, perchè il tiro dal limite di Magnaghi è troppo debole per guidare una improbabile quanto difficile riscossa e la palla termina mestamente a lato. La Vibonese, dal canto suo, reagisce subito e al terzo ci prova con un colpo di testa ravvicinato, a campanile, di Luigi Viola che viene però bloccato dalle lunghe leve di De Toni. Cinque minuti più tardi ancora i calabresi pericolosi con un traversone di Yabre che taglia tutta l'area piccola e diventa una succulenta occasione per l'accorrente Bubas, che di gran carriera scarica un sinistro che si schianta in pieno sul palo alla destra di De Toni. Ma il gol, probabilmente, è nell'aria ed è questione di secondi: non passa neppure un minuto, infatti, quando l'arbitro assegna un sacrosanto calcio di rigore alla formazione ospite per un ingenuo fallo in piena area di Magri su Yabre. Dal dischetto Ali Sowe non fallisce, spiazza De Toni e mette anche lui la firma sulla lunga lista di giudici pronti alla condanna degli ionici in Serie D. Il Taranto non riesce a reagire e per vedere uno sterile tentativo dei padroni di casa bisogna attendere il minuto numero ventuno, quando Maiorano tocca per l'accorrente Antonio Boccadamo, che scarica in area una palla per Paolucci, bravo a controllare ma impreciso nel tiro. Il destro da posizione decentrata dell'esterno ionico è decisamente fuori misura e finisce in Curva. Un minuto dopo l'ex di turno, il tecnico della Vibonese Campilongo, è costretto ad effettuare la prima sostituzione: l'infortunato Yabre lascia il posto a Torelli. Proprio il nuovo entrato, dopo una manciata di secondi, va vicinissimo al gol del raddoppio quando in piena area ionica manda di poco oltre la traversa una conclusione da buona posizione. Il Taranto cerca di metterci quanto meno il cuore, ma è davvero difficile rianimare anche quello. Due minuti dopo la mezzora ci prova Potenza con un tiro a giro appena dentro l'area calabrese: la palla, però, termina a lato oltre il palo più lontano. La prima ammonizione della partita la rimedia il calciatore ospite Legras, per fallo su Potenza al trentaquattresimo. Cinque minuti più tardi arriva il gol dell'estrema unzione per gli ionici: Bubas riceve palla in profondità, brucia la difesa avversaria completamente in bambola e si presenta tutto solo davanti ad un incolpevole De Toni che, scartato in velocità dall'attaccante, non può far altro che raccogliere la palla in fondo al sacco. Al quarantunesimo ci prova il Taranto con un tiro a giro dal limite di Emmausso che termina di poco oltre l'incrocio dei pali, alla sinistra di Stefano Russo. E', di fatto, l'ultima nota dei primi quarantacinque minuti, che si chiudono dopo un minuto di recupero.
SECONDO TEMPO Nell'intervallo il tecnico del Taranto Ciullo decide di operare la prima sostituzione: al ritorno in campo c'è Sampietro al posto di Benedetti. All'ottavo la Vibonese potrebbe triplicare le marcature con Luigi Viola che serve al limite dell'area Ali Sowe, bravissimo a controllare, destreggiarsi tra le maglie ioniche e calciare a rete impegnando l'ottimo De Toni, che risponde con un tuffo importante allungando la palla in calci d'angolo. Sugli sviluppi del corner Torelli cade a terra dopo un contatto con De Toni e viene ammonito dall'arbitro per simulazione. Al minuto numero undici arriva il secondo cambio per gli ionici, con Ciullo che inserisce Alessio Viola e richiama in panchina Potenza. I minuti scorrono inesorabili e le due squadre sembrano non voler accelerare i ritmi. La Vibonese effettua il secondo cambio al ventesimo, con Saraniti che subentra a Bubas. Al ventiduesimo ci prova senza convinzione Paolucci, con un rasoterra dal limite imbarazzante e facile preda di Stefano Russo. Sei minuti dopo Ciullo gioca la carta Lo Sicco, gettato nella mischia al posto di Paolucci. Al trentatreesimo ci prova Magnaghi a dare un moto d'orgoglio ai suoi, ma il destro dal limite dell'attaccante di scuola Atalanta si rivela una fucilata fuori misura. Esaurisce i cambi la Vibonese di Sasà Campilongo al trentottesimo, quando l'ex Martina Favasuli subentra a Luigi Viola. Non accade praticamente nulla fino agli sgoccioli del match. Al quarantaquattresimo Magnaghi ci prova con un fiacco tentativo dal limite, su servizio di Alessio Viola, ma il destro è sbilenco e termina abbondantemente alla destra di Stefano Russo. Nell'unico minuto di recupero concesso dall'arbitro arriva il gol della bandiera degli ionici, in maniera quasi beffarda, proprio mentre l'arbitro sta per fischiare la fine e sancire la retrocessione in Serie D: Alessio Viola fa appena in tempo a raccogliere sotto misura un traversone dalla destra di Emmausso, colpire di testa e trafiggere Russo. Un gol utile solo ai fini statistici, perchè il campo dice che il Taranto torna in Serie D dopo appena un anno tra i professionisti, con una meritata retrocessione sul campo, senza neppure passare dai play-out.
Tabellino
Campionato di Lega Pro, Girone C – 18^ Giornata di Ritorno (Domenica 30/04/2017)
Taranto – Stadio “Erasmo Iacovone”
TARANTO-VIBONESE 1-2
Reti: pt 10' Sowe A. (rig.) (VI), 39' Bubas (VI); st 46' Viola A. (TA)
TARANTO (4-4-2): De Toni; Boccadamo A., Benedetti (1' st Sampietro), Pambianchi, Magri; Paolucci (28' st Lo Sicco), Maiorano, Nigro, Potenza (11' st Viola A.); Emmausso, Magnaghi. A disp.: Contini, Balistreri, De Salve, Russo V., Pirrone, Di Nicola, Guadalupi, Cecconello, Russo A.. All.: Salvatore Ciullo.
VIBONESE (3-5-2): Russo S.; Manzo, Moi, Silvestri; Legras, Yabre (22' pt Torelli), Giuffrida, Viola L. (38' st Favasuli), Minarini; Sowe A., Bubas (20' st Saraniti). A disp.: Mengoni, Sicignano, Scapellato, Tindo, Piroska, Sowe M., Cogliati, Usai. All.: Salvatore Campilongo.
Arbitro: Niccolò Pagliardini di Arezzo (Andrea Trovatelli di Pistoia – Filippo Bercilli di Valdarno)
Ammoniti: Legras (VI); Torelli (VI)
Espulsi: /
Corner: 5-2
Recupero: pt 1', st 1'
Note: Gara giocata alle ore 14:30; Spettatori circa 500 (di cui circa 40 provenienti da Vibo Valentia).