Atletica - Straordinaria Palmisano, regina di Coppa Europa!
Una straordinaria Antonella Palmisano, la marciatrice con il fiore nei capelli, si mette la corona in Coppa Europa. Oggi a Podebrady (Rep. Ceca), la 25enne pugliese ha letteramente dominato la 20km femminile con una gara tutta di testa, da autentica protagonista, portata a termine in 1h27:57. Quinta ai Mondiali 2015, quarta alle Olimpiadi nel 2016, oggi per l'atleta delle Fiamme Gialle allenata da Patrizio Parcesepe è arrivato finalmente il momento di sentire l'inno in cima il podio. Come le era accaduto nel 2010 da junior in Coppa del Mondo in Messico, come l'olimpionico Abdon Pamich che proprio a Podebrady nel 1956 aveva centrato una delle sue vittorie più belle, come l'indimenticabile Anna Rita Sidoti, unica italiana prima della Palmisano ad aggiudicarsi il trofeo continentale nel 1996 sulla 10km nell'edizione inaugurale di La Coruna. Tutto questo succede proprio il 21 maggio nel giorno in cui ricade il secondo anniversario della prematura scomparsa della siciliana, lo scricciolo d'oro della marcia azzurra.
Seconda la portoghese Ana Cabecinha in 1h29:44 davanti alla 22enne spagnola Laura Garcia-Caro, terza con 1h29:57. Al settimo posto l’altra azzurra Valentina Trapletti con il record personale di 1h30:58.
LA CRONACA - Al secondo chilometro Antonella Palmisano inizia a guadagnare qualche metro sulle avversarie. Nelle prime posizioni si affaccia anche Valentina Trapletti, insieme alle portoghesi Ines Henriques e Ana Cabecinha, alle spagnole Laura Garcia-Caro e Maria Perez, all’ucraina Nadiya Borovska e alla francese Emilie Menuet. Più attardate Nicole Colombi e Sibilla Di Vincenzo, in tandem a circa mezzo minuto. Dopo 3 km il vantaggio della leader è di otto secondi, che diventano 14 al quinto chilometro (parziale di 22:23) e poi 20 all’ottavo. Dietro il gruppo si assottiglia a sei unità, con l’ucraina Inna Kashyna tra le prime insieme alla connazionale Borovska e alle due portoghesi, seguite da Garcia-Caro e Menuet, invece la Trapletti si trova al nono posto provvisorio. Il divario cresce in modo esponenziale: quasi mezzo minuto a metà gara (27 secondi), la Palmisano transita in 44:21 e da qui mantiene un ritmo costante da 4:22 al chilometro. Nella lotta per il secondo posto rimangono in quattro: alle spalle della Borovska, resistono soltanto Henriques, Cabecinha e Garcia-Caro, ma ormai a 41 secondi dopo 12 km, con la Trapletti ottava davanti alla Menuet.
Una marcia inarrestabile per la mottolese delle Fiamme Gialle, che in questa fase guadagna una media di sette-otto secondi a giro (e quindi a chilometro) sulle più immediate inseguitrici, con 55 secondi di gap al 14° km. Dopo tre quarti di gara Henriques viene squalificata e Borovska perde terreno, perciò restano in due a giocarsi la piazza d’onore, con la portoghese Cabecinha che allunga su Garcia-Caro, mentre Kashyna supera la connazionale Borovska per il quarto posto. Ormai serve la lancetta dei minuti per misurare i distacchi, con l’azzurra che aumenta l’andatura portandola a 4:20 ogni mille metri (1h06:10 al 15° km), assolutamente insostenibile per tutte le altre: vantaggio di 1:12 al 16° km, poi addirittura 1:24, 1:35 e 1:45 nei successivi passaggi.
Il volto di Antonella Palmisano si apre in un sorriso e prima dell’ingresso nel rettilineo finale saluta il pubblico, raccoglie una bandiera tricolore con la scritta “Forza Antonella” ma le sfugge di mano, torna indietro in una sorta di slalom e taglia il traguardo a braccia alzate in 1h27:57, appena sei secondi in più del record personale stabilito nel 2014. Sul podio anche la portoghese Ana Cabecinha, che aveva preceduto di un soffio la pugliese in un paio di occasioni (ai Mondiali di Pechino e anche agli Europei), ma stavolta è nettamente dietro con 1h29:44, terza la 22enne spagnola Laura Garcia-Caro in 1h29:57. Poi le ucraine Kashyna (1h30:11) e Borovska (1h30:26), sesta l’altra iberica Perez (1h30:52).
Al settimo posto Valentina Trapletti, protagonista di una brillante gara che la conduce al nuovo record personale con 1h30:58. La 31enne milanese dell’Esercito si migliora esattamente di mezzo minuto e scende sotto al crono di 1h31:00 indicato come standard per i Mondiali di Londra.
(Fidal.it)