Taranto: Montella, ‘Il 5 luglio non presenteremo la domanda’
‘Attualmente siamo in Serie D e stiamo allestendo una squadra in grado di stravincere questo campionato. Eventualmente si presentasse l’opportunità di un ripescaggio, ci faremo trovare pronti’
“Ci tengo a specificare per l'ennesima volta e per essere chiari che il Taranto in prima istanza non è ripescabile - spiega il dg Gino Montella a giornalerossoblu.it -. Abbiamo chiesto al presidente della Lega Gravina se fosse stato il caso di presentare comunque la domanda per un'eventuale seconda battuta, ci è stato risposto che è inutile. Qualora si decidesse di riaprire i termini anche per i club come il nostro, la Figc procederà alla pubblicazione di un bando cui potremo partecipare. Ma c'è da tenere conto che si arriverebbe ad una definizione della vicenda non prima del 22 luglio. In questo momento non siamo fermi, siamo stati a Roma per incontrare Gravina e a Bari per confrontarci con Ghirelli”.
STRAVINCERE LA D “Attualmente siamo in Serie D e stiamo allestendo una squadra in grado di stravincere questo campionato. Eventualmente si presentasse l’opportunità di un ripescaggio, ci faremo trovare pronti.
POSSIBILITÀ ECONOMICHE “Questa domanda andrebbe girata al presidente Giove; se lui mi chiede di preparare la domanda, vuol dire che sa quello che dice. Sono un esecutore delle volontà della proprietà.
LA CITTÀ NON RISPONDE “Stiamo verificando la totale assenza delle forze imprenditoriali locali. Pur essendo considerata una potenza economica e una piazza dalla grande tradizione calcistica, il calcio a Taranto vive grazie all'impegno di Massimo Giove, dei tifosi e di quei pochi sponsor che ci sono vicini. Facciamo quello che è nelle nostre possibilità. Taranto ha già l'esperienza negativa del precedente ripescaggio e non vogliamo farci trovare impreparati: per questo intendiamo allestire una squadra fortissima per la D in modo da poter competere se dovesse accadere qualcosa anche in Lega Pro”.
APPROVAZIONE BILANCIO “Avremmo dovuto procedere prima del 30 nel caso avessimo dovuto presentare la domanda di ripescaggio entro il 5 luglio, ma non cambia nulla: abbiamo preferito prenderci qualche giorno in più per fare le cose per bene”.