Taranto: Miale, 'Cava? Mi piacerebbe giocare con lo stadio pieno...'
Quello di Cava de' Tirreni non è, sicuramente, uno degli impegni più facili per il Taranto che, però, vorrà continuare a tutti i costi la rimonta alla capolista Potenza. Il capitano ionico, Claudio Miale, suona la carica e presenta così questa sfida: "Siamo consapevoli che affronteremo un avversario che ha gli stessi nostri obiettivi. La gara da un punto di vista mentale sarà tosta ma non bisogna creare pressioni inutili. Sappiamo che è importante come lo sono state le ultime sei".
DIFESA A 5: "E' una moda del momento: si può parlare di moduli ma alla fine sono gli interpreti che vanno in campo. Con la Frattese, addirittura, abbiamo giocato con il 3-5-2 e spesso siamo arrivati davanti alla porta. Conta l'interpretazione e l'organizzazione. Sarà il tecnico Cazzarò a fare le sue scelte".
PRESSIONI: "Ho la fortuna di avere compagni prontissimi a questo tipo di partite: qualcuno di loro ha giocato in Lega Pro sfiorando anche la serie B. Penso di far parte della squadra più forte de girone e sono sereno perchè a me piacciono le pressioni: preferisco giocare davanti a uno stadio strapieno. Mi aspetto un match acceso in cui non si andrà oltre la cattiveria agonistica".
LA CAVESE: "La stiamo studiando bene. I punti che ha sono meritati e ha gente importante in rosa, Si tratta di un avversario ostico che ha quattro punti più di noi".
MARTINIELLO: "Onestamente non lo conosco e non posso giudicare il suo volore. So che sta facendo bene e mi dispiace che sia stato squalificato. Se fosse stato in campo sarebbe stato peggio per lui".
TIFOSI: "Spero vengano tanti tifosi: ci sentiremmo in casa, visto che rappresenterebbero il dodicesimo uomo in campo. Nei loro discorsi non abbiamo mai sindacato. Al di la delle restrizioni spero possano essere tanti: cercheremo di dargli la soddisfazione che meritano".
MIGLIORI PERFORMANCE: "Con Picerno, Gravina e Francavilla siamo stati protagonisti di una intensità mentale perfetta: questo è un fattore fondamentale. L'obiettivo è avere sempre l'atteggiamento giusto".
IL PRIMATO: "Paradossalmente può sembrare più facile vincere la Lega Pro, visto che ci sono anche i play off. L'anno scorso, però, abbiamo rimontato tanti punti al Trastevere. Sicuramente, uno stop a Cava ci farebbe restar male ma come ogni ko. Dopo Picerno per qualcuno il campionato era già terminato ma mi feci due calcoli e tutto è possibile".
IL PARAGONE: "Non sono in grado di fare un preciso paragone tra il Trastevere e il Potenza. I laziali avevano ottime individualità che forse trascurammo. Facevano il miglior calcio del girone e avevano un attaccante che segnava tanto. Del Potenza conosco la maggior parte della rosa. Gli faccio i complimenti, però, io sono fiero dei miei compagni e me li terrei tutti. Credo nell'obiettivo che può sembrare distante".
IL CALO: "A Canosa, nella ripresa, siamo stati protagonisti di un black out mentale. Nel secondo tempo non abbiamo fatto una bellissima figura: ci aspettavamo una gara in discesa. Alla fine è andata bene. Nel calcio, a volte, ci vorrebbe il time out...".