Dovrebbe giungere nei prossimi giorni l’ufficialità della sospensione definitiva della stagione del campionato di serie D di calcio dilettantistico. Poco male per il Taranto, il quale è stato protagonista di un’annata deludente e, per come si era messa, priva di qualsiasi velleità. Il termine agonistico anticipato, dunque, non andrà ad inficiare sulle ambizioni dei giocatori rossoblù, i quali già da tempo erano fuori dai giochi promozione, avendo accumulato un distacco incolmabile dalla vetta della graduatoria. Resta da comprendere, adesso, come si prospetterà il futuro del calcio jonico, di fronte alla ormai disaffezione (comprensibile) della piazza. In una recente dichiarazione il presidente del Taranto Massimo Giove ha affermato: «Siamo pronti per concludere la stagione ed iniziare anche quella nuova, ma ovviamente rimaniamo in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della lega. In futuro - ha sottolineato il massimo dirigente del sodalizio rossoblù - bisognerà capire se si giocherà a porte chiuse, ma in questo momento va chiaramente salvaguardata la salute. Ribadisco comunque - ha chiosato Giove - che noi siamo pronti per ricominciare». Un messaggio inequivocabile, dunque, che lascia intendere la volontà di ripartire nel prossimo anno sportivo provando a centrare l'obiettivo del ritorno tra i professionisti che gli è già sfuggito negli ultimi tre campionati. Alla finestra, intanto, rimane sempre Nicola Canonico, attuale presidente del Bisceglie, il quale non ha mai fatto mistero di essere interessato a rilevare il pacchetto di maggioranza delle quote societarie del Taranto. Le parti si sono incontrate ad inizio marzo, ma il dilagare della pandemia di coronavirus ha congelato la trattativa, smentita poi dallo stesso Giove. Non è escluso, però, che una volta avviata la fase due e decretata la fine definitiva dei tornei della stagione 2019-2020 i due potrebbero tornare a sedersi attorno ad un tavolo e riprendere a trattare.