‘Difendere Repubblica e costituzione da tentativo di revisionismo’
Così in una nota Luigi Ferro, presidente nazionale di Socialismo XXI
Il 2 giugno 1946 nascevano la Repubblica e la Costituzione italiane. La nostra Costituzione riconosce la Repubblica come "una e indivisibile" e sancisce i diritti inviolabili della persona.
La Costituzione Repubblicana è figlia del nuovo Risorgimento italiano, nato dopo la tragica esperienza della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale. Una Repubblica e una Costituzione nate con il sangue dei partigiani e di circa 350.000 uomini, soldati giovanissimi e stranieri, che hanno combattuto e sono caduti per liberare il nostro Paese dal giogo nazifascista.
Oggi assistiamo a palesi tentativi di revisionismo storico per edulcorare gli anni della prima metà del Novecento. Assistiamo anche a tentativi di mettere in crisi l'impalcatura costituzionale e istituzionale del nostro Paese con la riforma del premierato e l'autonomia differenziata. Non possiamo permetterlo.
La scelta repubblicana ha reso possibile radicare le ragioni dell'unità, della coesione e della solidarietà. È la storia della nostra comunità nazionale, un patrimonio che non deve essere disperso. Insieme possiamo costruire una comunità migliore con diritti e doveri, con responsabilità, trainata sempre dai valori fondamentali e irrinunciabili della nostra Repubblica: la libertà e la democrazia. Con questi propositi, auguro a tutti Buona Festa della Repubblica. Così in una nota Luigi Ferro, presidente nazionale di Socialismo XXI.