Europei, l’Italia allo scoglio Belgio: riuscirà ad arrivare fino in fondo?
Si tratta di una di quelle domande che da diverse settimane circolano nella testa di tutti i tifosi italiani. Se all’inizio, prima che prendesse il via la manifestazione continentale, erano in pochi anche i bookmakers di scommesse calcio che quotavano gli azzurri tra le favorite per la vittoria finale, ora le cose sono cambiate, e non di poco. Ebbene, anche due personaggi che hanno scritto pagine di storia non indifferenti del calcio italiano, ovvero Fulvio Collovati e Antonio Cabrini, hanno voluto parlare a lungo delle chance degli azzurri di arrivare fino in fondo a Euro 2020, con un’interessante intervista che è stata pubblicata sul blog sportivo L’insider. Una chiacchierata in cui i due campioni del mondo del 1982 hanno sottolineato il grande lavoro che è stato svolto da parte di Roberto Mancini nell’assemblare e compattare una Nazionale così forte e convinta dei propri mezzi.
Cosa prevede il tabellone ai quarti di finale Un tabellone del genere probabilmente gli appassionati di scommesse non l’avrebbero mai potuto azzeccare. Sono tantissime, infatti, le big che hanno dovuto salutare anzitempo il torneo. Alcune di queste, tra l’altro, lo hanno fatto in modo decisamente inatteso, ma probabilmente figlio di una compattezza di gruppo tra i giocatori che non c’è mai stata. È abbastanza facile intuire come il riferimento in questo caso sia tutto per la Francia, che non ha saputo trovare un gruppo forte e uno spirito di intenti per affrontare l’Europeo uniti, evitando tutti gli ostacoli. Il tabellone prevede, comunque, l’Italia sfidare il Belgio, la Danimarca sfidare la Repubblica Ceca, mentre l’Inghilterra se la dovrà vedere con l’Ucraina e, infine, la Svizzera sfiderà la Spagna. Si tratta di quarti di finale in cui favore una previsione è impossibile, perché come abbiamo imparato a capire ogni tipo di pronostico viene disatteso nel giro di pochi minuti. Quindi, godiamoci lo spettacolo di questi Europei.
Germania e Francia, un destino da escluse Anche in questo caso, nessuno avrebbe potuto prevedere un epilogo del genere per i sogni di gloria di Francia e Germania. Tutti, ma proprio tutti, erano convinti che la compagine transalpina avesse tutte le carte in regola per tornare a vincere il titolo europeo dopo diversi anni. Sono vari i motivi che hanno portato a prestazioni così insufficienti da parte della Francia, ma quella supponenza che aleggiava in campo dopo il gol del momentaneo 3-1 contro la Svizzera siglato da Paul Pogba non rappresenta certamente un bel segnale. Anzi, probabilmente la poca aggressività messa sul terreno di gioco da buona parte dei suoi giocatori derivano proprio da quella sensazione di superiorità, sulla carta di sicuro, che poi ha portato il gruppo a non essere assolutamente compatto di fronte alle avversità. Merito, in ogni caso, alla Svizzera, per aver compiuto una di quelle imprese che restano di diritto negli annali del calcio e, in modo particolare, nella storia degli Europei. Detto questo, anche il Portogallo potrebbe senz’altro sottolineare la sua delusione nell’aver abbandonato in anticipo il sogno di fare il bis a livello europeo. Cristiano Ronaldo non è riuscito con le sue reti a trascinare i lusitani a rivincere il titolo, anche se in pochi effettivamente credevano a una simile ipotesi. Ha fatto molto più rumore, in realtà, il tonfo della Germania, estromessa da un’Inghilterra molto più cinica e attenta del solito e, perché no, anche un po’ fortunata. È chiaro che gli inglesi erano spinti anche dal tifo di casa, ma alla Germania è sembrato mancare qualcosa nell’arco di tutta la competizione: non a caso, già nella fase a gironi ha rischiato l’eliminazione.