Roberto Damaschi corre in soccorso del Taranto. L'imprenditore di Cannara, già presidente di Perugia e Foligno, conferma i contatti con Elisabetta Zelatore e Tonio Bongiovanni: "Ci siamo sentiti nei giorni scorsi e mi hanno fatto un'ottima impressione - racconta a Blunote -. Parliamo di due persone perbene, che hanno veramente a cuore le sorti del calcio tarantino. In questo momento la piazza è in subbuglio per la retrocessione, ma mi ha stupito la loro voglia di rivalsa tant'è vero che abbiamo parlato più del rilancio della piazza che di soldi".

ACCORDO "A metà della prossima settimana - ammette Damaschi - ci incontreremo nuovamente e cercheremo di chiudere. A scanso di equivoci, non entrerò in società perché vivo a 700 km da Taranto e la distanza non mi permetterebbe di seguire il club come vorrei e come merita. In caso di accordo, garantirò una forte sponsorizzazione e mi occuperò, con un diesse di fiducia, della parte tecnica". Sulla possibilità di una "opzione" a rilevare il club in caso di Lega Pro, Damaschi taglia corto: "È prematuro parlarne. Quello di Serie D è un campionato difficilissimo e Taranto lo sapete benissimo visto che prima di tornare in Lega Pro con il ripescaggio ci avete provato per quattro stagioni. Ne riparleremo, eventualmente, al termine della campionato. Posso solo dire che una piazza del genere è l'ideale per fare calcio...".

PROGRAMMAZIONE Playoff e playout stanno per concludersi e diverse società, soprattutto in D, stanno già organizzando la prossima stagione. In ogni caso, Damaschi sembra non temere ritardi: "In attesa dell'incontro risolutore della prossima settimana, col il direttore abbiamo già individuato quello che potrebbe essere il nuovo allenatore del Taranto, anche se abbiamo in caldo un paio di opzioni. Ne ho parlato anche con i due presidenti, perché credo sia giusto si operi sempre di comune accordo. Per i calciatori c'è tempo: da oggi all'inizio del prossimo campionato ci sono ancora quattro mesi. L'importante è lavorare bene e con la giusta serenità...".