Serie B2 Asi Taranto: ASD Life Bar 2018, presentata la stagione 2019/20

Ospite Sandro Corbascio del Taranto FC 1927

Calcio Varie
Iv.
20.10.2019 02:40


Un progetto ambizioso, una sinergia di organizzazione e passione, una dimensione agonistica e ludica.  Caratteristiche alla genesi dell’ASD Life Bar 2018, che ha inaugurato il suo secondo campionato di Serie B2 ASI Taranto all’insegna dell’entusiasmo e della chiarezza degli obiettivi. La presentazione ufficiale della dirigenza, dello staff tecnico e della squadra è avvenuta lo scorso 15 ottobre, nei locali adiacenti al Life Bar ubicato in via Calamandrei n.7 a Taranto, quartier generale di Francesco Lemma, presidente dello stesso sodalizio calcistico. Al tavolo della conferenza, si sono accomodati anche i due vice presidenti Ezio Vacca ed Italo Mineo, insieme con l’allenatore Cosimo Leserri. Ospite in rappresentanza del Taranto Football Club 1927, massima espressione del calcio nel capoluogo ionico, è stato Sandro Corbascio, Responsabile della Comunicazione del club di proprietà di Massimo Giove. A coadiuvarli, nel ruolo di moderatore, il giornalista Maurizio Mazzarella, addetto stampa della suddetta realtà sportiva amatoriale. L’ASD Life Bar 2018 consta di un organico composto da trenta giocatori, i quali sono vincolati da regolari contratti e rispettano le canoniche date delle sessioni di mercato estiva ed invernale. Nell’attuale stagione agonistica 2019-2020 della Serie B2 ASI Taranto, che annovera sedici formazioni partecipanti, sono stati introdotti per la prima volta i play off: ad ascendere alla categoria superiore saranno le prime due squadre classificate, mentre dalla quinta alla decima saranno applicate le gare valevoli per gli spareggi. Ad accogliere le esibizioni dei ragazzi allenati da mister Leserri sono diverse strutture distribuite nell’hinterland tarantino, ovvero stadi omologati per il calcio a dieci nei quartieri di Paolo VI, Talsano, e nelle province di Roccaforzata, San Giorgio Jonico. Il calendario prevede sia partite in anticipo di venerdì, che in posticipo il lunedì sera: il prossimo impegno per l’ASD Life Bar 2018 coincide con un cosiddetto “Monday Night”, il 21 ottobre con fischio d’inizio alle ore 21.00, di scena sul rettangolo di gioco di Roccaforzata e contro l’ASD Medici Kasabella. Proficuo l’investimento da parte degli sponsor, che sostengono un’idonea programmazione: Life Bar, G.E.M. SRLS Lavori Edili; Amber Cafè, Figaro Barba e Capelli, Pasticceria Dolci Pensieri .

“Ci sentiamo una famiglia- ha esordito il vice presidente Ezio Vacca- E’ il messaggio che vogliamo far passare, oltre il divertimento ed il gioco. Abbiamo creato una famiglia, con piccoli sforzi da parte di tutti, dirigenti e calciatori. Trascorriamo il sabato o il lunedì, giorni fissati dal calendario per le partite, come momenti di aggregazione amichevole e sportiva. Prima di tutto è un diletto per noi, poi un discorso agonistico: ci mettiamo passione, impegno e sacrifici. Lo testimonia il recente ingaggio di Angelo Giudetti: è un amico, un ottimo calciatore che eleverà il tasso qualitativo della nostra compagine, lo abbiamo corteggiato ed ha sposato il nostro progetto. E’ stato il botto del calciomercato in chiusura, siamo riusciti ad acquistarlo in modo che possa darci una grossa mano. Ha visto un’organizzazione precisa, la voglia e la determinazione e l’impegno che profondiamo in questa avventura”.

Gli fa eco il collega nel ruolo della vicepresidenza, Italo Mineo: “Ci ripetiamo sempre di mettere il cuore, divertirci e giocare. La sconfitta a tavolino rimediata contro l’ASD Terraionica, battuta sul campo con un sonoro 4-1, non ci abbasserà il morale, anzi, ci spingerà a fare meglio. Non cambiano gli obiettivi”.

Aspirazione è un percorso che conduca all’ascesa nella categoria superiore, traguardo esplicito è la promozione. Lo ha illustrato l’allenatore Cosimo Leserri, valore aggiunto della compagine, professionista competente e sensibile. Innanzitutto, il ricordo delle intuizioni nell’ultimo match disputato: “La partita con Terraionica Talsano non si sbloccava. Dopo essermi consultato col mio collaboratore, ho chiesto sacrificio ad uno dei miei giocatori, il quale si è spostato sulla destra. Da quel versante abbiamo vinto la partita: è stato determinante il cambio a centrocampo, dopo un primo tempo troppo imballato”. “Vantiamo ottimi palleggiatori in squadra, siamo riusciti a conquistare i tre punti che sfortunatamente la commissione disciplinare ci revocherà- ha spiegato il trainer tarantino- Il ricorso avanzato dall’ASD Terraionica riguarda la posizione errata di un nostro atleta. Le  responsabilitàsono da suddividere, mi assumo la mia perché ho operato in prima persona, ma l’associazione di pertinenza non ci ha comunicato in tempo che questo ragazzo non era tesserabile in quanto minorenne”. Fiducia per le imminenti sfide, da vivere con entusiasmo e consapevolezza nei proprio mezzi, tecnici e psicologici: “Lunedì giocheremo sul campo di Roccaforzata contro l’ASD Medici Kasabella. Aumenteremo le forze per il nostro obiettivo, che è la promozione diretta- ha ribadito mister Leserri- Sono stato portiere, la voglia di giocare c’è ancora, però largo ai giovani: un po’ di umiltà occorre in questo sport. Premetto che, per vincere questi campionati, non servono grandi giocatori ma grandi uomini, ci vuole un ottimo gruppo. Accedere in B1 è il traguardo auspicato dalla società, che ringrazio per avermi dato la possibilità di allenare questi ragazzi stupendi, umili, encomiabili atleti”. Protagonisti di un torneo sintesi di qualità e pianificazioni: “Ogni anno il campionato diventa sempre più difficile- è l’opinione di Mimmo Leserri- Ci sono sei, sette squadre che lottano per il titolo: sulla carta, potrei citare l’Asd My Friends del rione Tamburi, ottima compagine; oppure l’Old Fashion, formata da ragazzi esperti del mestiere. Io “temo” i miei giocatori, lo dico apertamente. Se entriamo concentrati, con la determinazione e la voglia di vincere, però non temiamo nessuno. Ho trenta titolari: prima dell’inizio del campionato ho parlato coi ragazzi: per raggiungere l’obiettivo ci vuole un gruppo unito, chi entra dalla panchina deve essere superiore, deve offrire le stesse garanzie dei prescelti, nessuna delusione. Nei tre anni puntiamo all’ascesa in serie A”. 

Tributi ed auspici per una stagione trionfale sono stati offerti dal Taranto F.C. 1927, attraverso la gradita figura di Sandro Corbascio, addetto alla comunicazione del sodalizio del presidente Massimo Giove: “Il Taranto è lieto di partecipare a questo evento. Sono venuto io come rappresentante, ma è un modo per far sentire la vicinanza di tutta la società ionica e della Prima Squadra a questa bella realtà. Anche se amatoriale, conserva un certo tipo di identità, una mentalità vincente: analogie col Taranto sono la  necessità e la volontà di vincere per effettuare il salto di categoria. E’un punto in comune fra realtà diverse che hanno un filo conduttore”. “Anche se parliamo di una squadra a livello amatoriale, c’è sempre una competizione, che ci permette di misurarci e magari di migliorarci quotidianamente. E’ un modo per gli atleti di favorire la costanza della pratica sportiva, che possa portare a risultati di gruppo importanti – ha dichiarato Corbascio- Il gruppo, come quello del Taranto, è fondamentale per centrare ogni tipo di traguardo. Vedo un affiatamento, una coesione, faccio i complimenti per lo spirito che interpretate: in campo sarà una conseguenza di quello che si evince dall’esterno, perché le dinamiche dello spogliatoio, in qualsiasi livello e categoria, fanno la differenza in un percorso di lungo termine”. “L’ASD Life Bar è nata l’anno scorso –ha continuato- sta disputando il secondo campionato, avvincente perché vi partecipano giocatori di talento, ex calciatori professionisti ma anche gente un po’ più avanti con l’anagrafe, che si tiene in allenamento ed ha modo di cimentarsi, in un’attività che è bella, perché il calcio non finisce mai di stancare”. Ex calciatore di belle speranze, Sandro Corbascio è giornalista, ma ha conseguito recentemente anche il patentino di direttore sportivo: “ Il calcio rappresenta un ambito in cui non si deve mai smettere di imparare. Bisogna acquisire tante competenze. Il calcio è un ambiente in cui si richiede una globalizzazione nel tipo di capacità dei ruoli- ha spiegato- Bisogna acquisire nozioni di varia natura, che possono tornare utili in una vita dinamica societaria. Bisogna sempre puntare sulla formazione, maturare esperienza. Il consiglio che offro è quello di credere sempre in quello che fate, soprattutto in questa attività di relazione, che permette di stringere rapporti che esulano dall’aspetto prettamente sportivo. La pratica rafforza l’unione, è un modo per tenersi allenati e crescere insieme: conosco i sacrifici che si possono compiere in una società sportiva, quindi gli investimenti per raggiungere un obiettivo che, qualche volta, può arrivare nel breve periodo, ma che perviene soprattutto attraverso la costanza e la pazienza a medio lungo termine”. “L’invito è quello di non mollare, aldilà delle vittorie e delle tante sconfitte che mi auguro raggiungiate, e non abbassare mai la guardia, la concentrazione, pensare sempre a lavorare, a migliorarvi, perché i risultati premieranno- ha chiosato il Responsabile della Comunicazione-  Rivolgo i complimenti a nome del Taranto per lo spirito che inculcate, per il messaggio che lanciate ai tanti giovani che seguono il torneo. Che vinca la squadra più forte, ma che sa reggere i momenti di difficoltà che possono capitare durante la stagione: lì si vede la bravura dei dirigenti, ho avuto modo di conoscervi e vi apprezzo”. 

Taranto: 5 giugno 1983, una delle partite più drammatiche
Futsal A/F: Il Real Statte mette la quarta e passa anche a Grisignano