Serie B: Scommesse, anche la Figc apre una inchiesta
Dopo il blitz dei carabinieri di Napoli, che ha portato a 10 arresti nel gruppo di camorra “Vanella Grassi” di Secondigliano, svelando un giro di gare combinate del campionato di B 2013-14 (Modena-Avellino 1-0 e Avellino-Reggina 3-0), si è immediatamente messa in moto anche la giustizia sportiva. Il procuratore federale, Stefano Palazzi, ha preso contatto con il procuratore aggiunto Filippo Beatrice ricevendo la piena disponibilità alla trasmissione degli atti allo stato delle indagini. Nelle prossime ore, come reso noto dal sito ufficiale della Figc, sarà formalmente aperta un’inchiesta della procura federale e nei prossimi giorni verrà disposto il ritiro degli atti dalla Dda di Napoli. In particolare la Figc vorrà capire se ci sono altre società e tesserati coinvolti nelle presunte combine.
ABODI: “PAGINE DI FANGO DEFORMANO LA REALTA'
"La libertà di stampa è un bene prezioso da difendere a tutti i costi, ma l'informazione senza responsabilità e rispetto è un pericolo sociale": così in un tweet il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, nel commentare il risalto mediatico sull'ennesimo capitolo del calcioscommesse e il coinvolgimento della camorra. "Come giudicare chi nasconde, minimizza e mortifica il nostro impegno per migliorare il calcio e poi regala pagine al fango deformando la realtà?", aggiunge in un altro tweet il presidente della lega cadetta.
MALAGO': PENE DURE CONTRO CHI SBAGLIA
"Speravamo tutti di non dover parlare per l'ennesima estate". Questo il commento del presidente del Coni, Giovanni Malago', sul nuovo scandalo del calcioscommesse emerso ieri da un'inchiesta della Procura di Napoli. "E' una notizia molto grave che ci lascia perplessi - ha spiegato il numero uno dello sport italiano al termine della Giunta nazionale odierna - Fermo restando la verifica dei fatti, il mondo dello sport vive di credibilita' e se ci sono soggetti che lo inquinano questo e' un grande problema che va risolto con comportamenti di giustizia sportiva e penale irreprensibili". Malago' ha poi commentato anche l'aggressione con accoltellamento da parte di alcuni tifosi rossoneri avvenuta nella notte successiva alla finale di Coppa Italia fra Juventus e Milan a Roma. "La partita dell'Olimpico e' stata una bella festa di sport e un bello spot per Roma 2024 rovinata da situazioni esterne - ha dichiarato il presidente del Coni - Su 74mila paganti c'e' qualche soggetto che ha obbligato l'autista di un bus a fermarsi fuori da un pub per fare un'aggressione. Siamo nel campo di cosa dice la testa a uno pseudo-tifoso: qui non c'entra la legge dello sport ma la legge dello stato con relative pene e punizioni".
IZZO: “MAI PENSATO DI TRUCCARE LE PARTITE”
Armando Izzo non ci sta e passa al contrattacco. Dopo la bella esperienza nello stage azzurro agli ordini del ct della Nazionale Antonio Conte, il 24enne difensore del Genoa, indagato nell'ambito dell'inchiesta su camorra e partite truccate, nega di aver mai participato in qualche modo alla combine di due match dell'Avellino, nelle cui file ha militato nella stagione 2013-2014. "Sono assolutamente estraneo a questa vicenda - spiega a Skysport il napoletano, cresciuto nelle giovanili dell'Arci Scampia - Sono un giocatore di calcio, non ho mai pensato di truccare una partita". Una difesa senza se e senza ma: "Da quando ho letto la notizia e' come se stessi vivendo un incubo. In questa storia non c'entro veramente niente". Nelle due partite incriminate, Modena-Avellino (1-0) e Avellino-Reggina (3-0), ricorda, "non c'ero perche' ero infortunato. Non le ho giocate". "Mi sento un po' abbattuto ma come sempre vado avanti a testa bassa. Credo nella magistratura, continuero' ad allenarmi perche' e' questo il lavoro che amo di piu'", conclude Izzo, sicuro di poter dimostrare la sua assoluta innocenza.