Marina Di Guardo a Martina Franca: un successo annunciato
Per il Maggio dei libri, Riflessi d’Arte ha avuto il piacere di ospitare giovedì 17 maggio la scrittrice Marina Di Guardo (mamma della più nota influencer al mondo Chiara Ferragni) che per l’occasione ha presentato il suo ultimo thriller “Com’è giusto che sia” (ed. Mondadori) presso la boutique Assunta Simeone a Martina Franca. All’evento ha collaborato anche l’associazione Teatri&Culture di Carlo Dilonardo, che ha arricchito la presentazione con le letture di alcuni brani tratti dal libro della Di Guardo. A dialogare con l’autrice è stata la giornalista Rosa Maria Messia, con un intervento a cura dell’avv. Alessandra Giuliani sull’aspetto “legale” connesso al tema della violenza di genere cui il thriller fa ampio riferimento. Sono intervenute anche le partecipanti del gruppo di lettura “Io l’ho letto, parliamone”, ideato e guidato dallo stesso Dilonardo. L’evento ha visto anche la collaborazione di Tenuta Odegitria, Associazione Agnini di S. Giorgio Jonico, libreria Storie in corso, ActaLibera e Saturno22 in qualità di Media Partner, con l’intervento anche di Martina Channel e Itriattack. L’evento si è inserito nell’iniziativa “Il maggio dei libri” promossa dal Miur per promuovere e incentivare la lettura, cui l’Associazione di Promozione Sociale e Culturale “Riflessi d’Arte” aderisce anche quest’anno. L’invito era, ed è, quello di leggere ovunque,festeggiando la primavera con il rifiorire delle più originali, diffuse e coinvolgenti occasioni di lettura. E così è stato, con un primo esperimento di portare l’autrice, il libro e i lettori in un luogo “non convenzionale”, esperimento ben riuscito vista la grande affluenza di pubblico e l’atmosfera in qualche modo “intima” che si è venuta a creare. Marina Di Guardo si è subito trovata a suo agio e non ha nascosto la sua emozione e la sua felicità nell’essere stata accolta da una terra che ha definito “splendida”, non soltanto dal punto di vista delle bellezze naturali e architettoniche e dalla qualità dell’enogastronomia, ma anche e soprattutto per il calore e l’affetto con cui è stata accolta. Le domande di Rosa Maria Messia hanno scandagliato diversi aspetti della personalità della scrittrice, spaziando dalla sua infanzia, che l’autrice ha definito “dura e complicata”, al suo rapporto con la moda (ha iniziato come modella, per poi diventare vice-direttrice dello show-room Bluemarine di Milano), al suo passaggio al mondo della scrittura ma, soprattutto, al suo essere madre di tre figlie a cui ha cercato di dare un’educazione che le rendesse responsabili e sicure dei proprio mezzi. Immancabile il riferimento a Chiara Ferragni: Di Guardo ha dichiarato di aver visto sua figlia “spiccare il volo” già da quando aveva 13 anni ed era ferma e risoluta nelle proprie azioni. Un Di Guardo che forse non ti aspetti, sorridente e solare non soltanto a uso e consumo di social e media, ma anche e soprattutto nei rapporti con il pubblico che ha voluto partecipare alla presentazione del suo libro, evento che di fatto si è trasformato in un momento di condivisione di emozioni.
“Non è stato un caso se la serata è stata positiva sotto tutti i punti di vista – dichiara Vita d’Amico, responsabile degli eventi letterari di Riflessi d’Arte – ma il tutto è dovuto al ‘gioco di squadra’ messo in campo da tutti i protagonisti della manifestazione, alla grande disponibilità, affabilità e professionalità dell’autrice Marina Di Guardo, che ringraziamo di vero cuore. Un esperimento che ci ha ripagato e che ci dà l’impulso per continuare su questa strada, sempre alla ricerca di nuovi stimoli per portare la cultura a tutti e in ogni luogo”.
Le fa eco il presidente Tonio Cantore, il quale nel ringraziare tutti gli “attori” intervenuti, ha ribadito che una delle mission dell’associazione “è quella di promuovere la diffusione dell’arte e della cultura in tutte le sue forme, con un occhio anche alla promozione del territorio e delle sue grandi capacità di attrazione, sottolineate dalla stessa scrittrice che conosce bene l’Italia e che ha espresso la sua voglia di tornare in Puglia al più presto”. Per concludere, potremmo affermare: “Com’è giusto che sia!”