I giocatori di poker possono essere considerati degli sportivi?

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05.06.2023 09:40

Una delle questioni più interessanti e intriganti del mondo sportivo è quella relativa a quali attività possano essere inserite all’interno della categoria “sport”. Per meglio intenderci: se sul fatto che il calcio, il basket e il tennis siano sport non ci sono dubbi, discorso diverso vale per attività come gli scacchi, lo scarabeo e giochi di carte come il poker. Andando a vedere qual è la definizione di sport ci accorgiamo di come per sport si intenda una “attività che impegna, sul piano dell'agonismo oppure dell'esercizio individuale o collettivo, le capacità fisico-psichiche”. Ne deriva che, stando a questa definizione, anche attività come il poker debbano essere considerate sport e oggi andremo a vedere perché i giochi di carte come il poker, soprattutto negli ultimi anni, stanno rivendicando la propria appartenenza al mondo sportivo.

La storia recente del poker

Le origini del poker sono incerte e dibattute, ma la teoria più in voga sostiene che esse affondino le proprie radici in un gioco persiano denominato As-Nas, insegnato dai marinai persiani ai colonizzatori francesi di stanza a New Orleans. Per secoli il poker ha iniziato a diffondersi a macchia d’olio dapprima negli Stati Uniti, soprattutto nella variante del Texas Holdem, e poi in tutto il resto del mondo divenendo un fenomeno di portata planetaria. L’esplosione del poker a livello mondiale è poi rinvenibile nei primi anni 2000 quando sempre più emittenti televisive hanno iniziato a trasmettere i tornei più importanti al mondo attirando una quantità sempre maggiore di appassionati. Questa enorme pubblicità, unita al fatto che gli enormi progressi compiuti nel campo della tecnologia hanno permesso l’avvento del poker online, ha fatto sì che il poker esplodesse e diventasse una delle attività psico-fisiche più praticate al mondo: è qui che il poker è diventato uno sport?

Quando il poker è diventato uno sport?

Grazie a giocatori come Moneymaker e Phil Ivey, il gioco del poker nei decenni scorsi ha vissuto un vero e proprio boom ed è diventato un fenomeno di massa con decine, spesso centinaia, di eventi che ogni settimana accolgono giocatori provenienti da ogni parte del mondo. Sempre più giocatori di poker hanno fatto della propria passione un lavoro, competendo sia nei tornei che si svolgono nei casinò fisici, sia nei tornei organizzati sulle piattaforme digitali come i casinò online. Negli ultimi anni, come detto, le partite di poker online hanno preso il sopravvento e quasi tutti i giocatori professionisti si dedicano quotidianamente ai tornei organizzati sulle varie piattaforme. Con l’avvento della rivoluzione digitale è cambiato anche il modo in cui gli appassionati seguono le partite di poker e ciò in quanto l'arrivo di Twitch ha impattato pesantemente anche su questo mondo: ogni giorno ci sono migliaia di trasmissioni in diretta in cui utenti amatoriali o professionisti proiettano la propria sessione di gioco online diventando essi stessi i “conduttori” del proprio canale.

Anche i videogame possono essere considerati degli sport?

Come abbiamo avuto modo di vedere, il poker può essere considerato uno sport a tutti gli effetti perché, se praticato ai massimi livelli, richiede doti psico-fisiche straordinarie che necessitano di ore e ore di allenamento. Applicando gli stessi criteri, sorge legittima la domanda se anche i videogame possano essere considerati degli sport. La risposta a questo quesito è probabilmente più semplice della precedente anche in considerazione del fatto che tra gli addetti ai lavori per indicare i videogame praticati a livello agonistico è stata coniata la parola eSport. Per eSport si intendono appunto tutte quelle attività che vengono praticate per mezzo di device fissi o mobili sia da remoto che online: il successo degli eSport è stato tale che da ormai un decennio il mondo dei videogame vede crescere il proprio giro d’affari in maniera significativa, generando solo in Italia un indotto che, tra vendita di console, PC, smartphone, abbonamenti e titoli sfiora i cinque miliardi di euro.

Tornando al quesito iniziale, quindi, possiamo affermare che il poker è uno sport a tutti gli effetti e che, tra l’altro, è tra i più “spietati” in assoluto.

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