Antonio Trenta: ‘Intervenire con strumenti utili per toglierci di dosso la maglia nera del caporalato’
Intervento del segretario generale provinciale della Uila Uil di Taranto
L’attività della sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità presieduta da Giulio Cristiano dovrà partire immediatamente dalle misure prioritarie per sconfiggere l’odiosa piaga del caporalato se vogliamo toglierci di dosso quella maglia nera che certo non ci fa onore”. Antonio Trenta, segretario generale della Uila Uil di Taranto, commenta il bilancio degli arresti effettuati dalle forze dell’ordine da gennaio ad oggi nella Regione Puglia. Innegabile e sincero il plauso del rappresentante dei lavoratori agricoli della Uil nei confronti dell’encomiabile attività di controllo e repressione che ha finora portato all’arresto di 51 persone, 41 delle quali soltanto da giugno ad agosto. Le indagini hanno fatto emergere casi disumani in più di qualche situazione, mettendo tristemente in luce situazioni indecenti di lavoratori che vivevano come animali ed insieme agli animali. E, purtroppo, il primato in questa obbrobriosa classifica spetta alla città dei due mari e alla provincia ionica. “Arrivati a questo punto - dichiara Trenta - non si può che intervenire sul tema dell’accoglienza, unitamente a quello del trasporto e all’incontro “vigilato” tra domanda e offerta di lavoro. I compiti affidati alla cabina di regia nazionale e alle Sezioni territoriali, riguardano il complesso mercato del lavoro agricolo (monitoraggio, contrasto del lavoro sommerso, politica attiva del lavoro, gestione della manodopera stagionale e assistenza ai lavoratori immigrati), pertanto sarà l’occasione per iniziare un percorso di analisi dei dati in possesso dell’istituto per poi formulare proposte che possano fattivamente contribuire a prevenire questa piaga”. La sezione territoriale si riunirà per la prima volta lunedì 21 ottobre alle ore 10 all’Inps, facendo seguito all’incontro alla Prefettura dello scorso 25 ottobre.