Volley: "Ricordando Cecere", domenica 17 aprile a Taranto

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14.04.2016 22:08

Sono gli anni Trenta/Quaranta quando Luigi Cecere, un uomo dall’ animo buono e gentile, triestino di nascita ma tarantino d’adozione, si affaccia all'attività sportiva della provincia jonica. Le sue creature più belle sono state certamente le due squadre maschili, la Mater nel 65 e la Taras nel 1966; nello stesso anno nasceva la squadra femminile Holiday. Gino Cecere è stato educatore come pochi nel mondo sportivo tarantino; a tutti i suoi atleti e dirigenti, con fermezza e sensibilità ha saputo dare insegnamenti di vita. con piccoli annunci, ha sempre curato l’aspetto morale dell’attività. Non ha fatto mancare un codice delle sanzioni con multe e sospensioni, ma allo stesso tempo si e’ preoccupato di elargire premi a chi dimostrava un comportamento corretto durante le gare e gli allenamenti. Tantissimi sono stati i suoi dirigenti,atleti e tecnici, impossibile elencarli tutti perché avremmo potuto dimenticare qualcuno non ce ne vogliate, ma credeteci eravamo tantissimi.Ricordiamo gli incarichi più prestigiosi in seno alla federazione italiana pallavolo; Presidente provinciale, Presidente regionale, componete di varie commissioni nazionali, arbitro ed allenatore benemerito.Ed ancora incarichi in seno al Centro Sportivo Italiano co-fondatore del comitato provinciale, Presidente, dirigente e componente commissione tecnica nazionale. Massime onorificenze ricevute durante la sua vita terrena; Stella d’oro al merito sportivo C.O.N.I e la massima onorificenza postuma del Centro Sportivo Italiano ricevuta due anni fa; il Discobolo d’oro Alcuni pensieri di coloro si sono avvicinati alla pallavolo a Cecere. Cavaliere, grazie per averci accompagnato verso la parte pulita della vita. Tutto quello che abbiamo condiviso ha profondamente tracciato i caratteri e le caratteristiche di quello che oggi siamo. Ci hai insegnato a dare il massimo in campo ed a cercare sempre di vincere, ma sempre con il massimo rispetto per l'avversario; se non si riusciva a vincere, pronti a stringere la mano al più forte Con l‘amarezza nel cuore, siamo certi di vederlo sulla panchina del cielo a insegnare la pallavolo e il rispetto per gli altri, seduto con le gambe a cavalcioni, con il suo golf e quella cravatta sempre a posto. Questa e’ stata la vita in breve, ma molto in breve di Luigi Cecere che per tutti noi e’ stato amico, padre, nonno ed allenatore. Il cavaliere lascia la vita terrena nell’aprile del 2009; lasciando un profondo rimpianto nel mondo della pallavolo tutta.

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