Dura presa di posizione di Silvia Fregolent, senatrice di Italia Viva, contro il governo Meloni in merito al nuovo decreto sull’ex Ilva. Secondo la parlamentare, l’esecutivo non avrebbe fornito risposte adeguate alle esigenze di bonifica e risanamento dell’area industriale tarantina, rimandando gli interventi a un futuro governo.

“La bonifica dell'area dell'impianto non c’è”, ha dichiarato Fregolent. “In oltre due anni, il governo non è stato all'altezza di dare una risposta a una tragedia che va avanti da troppo tempo. Gli 80 milioni di euro per la bonifica, infatti, arriveranno solo nel 2027. Come dire, la dovrà fare il prossimo governo”. Un’accusa pesante, che evidenzia la mancata tempestività dell’azione governativa su un tema centrale per la città joica.

Italia Viva, che nei precedenti decreti si era astenuta, questa volta annuncia un deciso cambio di rotta. “Siamo al quarto decreto, sugli altri ci eravamo astenuti, ma questa volta non è possibile. Anzi, come Italia Viva, presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere i piani di bonifica”.

La senatrice solleva anche dubbi sulla trasparenza del processo decisionale. “Come mai il governo non vuole parti sociali e enti locali al tavolo?” chiede, mettendo in discussione la mancata inclusione di soggetti chiave nella discussione sul futuro dell’ex Ilva. Infine, Italia Viva chiede chiarimenti sulla provenienza dei fondi destinati alla bonifica. “Vogliamo sapere a quali progetti vengono tolti gli 80 milioni, dal momento che il fondo di coesione sociale da cui vengono presi è un fondo pluriennale prestabilito”.