Sono ormai mesi che tutti abbiamo i fari puntati sulla dirigenza del Taranto piuttosto che sui colori più belli del mondo. Tutto questo per cosa? Per il raggiungimento di un unico obiettivo, avere una struttura e/o dirigenzadifferente, sana organizzata che ne prenda il posto?

La speranza, a quanto pare, può in sintesi essere quella che ritornino da lassù il Presidente Pignatelli, Carelli, Di Maggio a scuotere gli animi rossoblù da un torpore che dura ahimè da tanti anni, ma questa è una chimera, probabilmenteanzi sicuramente un sogno irrealizzabile.

Ci sembra che sia arrivato il momento di sotterrare le armi da guerra un po’ da parte di tutti e pensare all’unico obiettivo che tutti in cuor nostro portiamo: la promozione in serie C (primo ed obbligato step), che non è mai scontata e ancora più difficile se non si rema tutti nella stessa direzione.

Forse è il caso di mettere da parte i dissapori e di farlo anche velocemente, non restare nell'oblio di chissà cosa accadrà, perché alla fine, parliamoci chiaro, nell’eventualità che non venga raggiunto l’agognato traguardo a perdereprobabilmente saremmo solo noi tifosi presenti e futuri.

Noi siamo quelli che in una grande battaglia farebbero di tutto per stare al fianco dei nostri colori, Tarantini col sangue e cuore rossoblù. E’ arrivato il momento di far passare lo slogan che la divisione non porta da nessuna parte. 

Tante volte è stato esposto lo striscione “UNITI SI VINCE”, non passiamoci ancora sopra è arrivato è tornato il momento di tiralo fuori dalla naftalina. Poi se la struttura e/o la dirigenza cambierà, noi saremo sempre qua. Comunque vadano le cose.

Chiediamo una tregua in vista della stagione in corso, non certo un sostegno incondizionato alla Società, che ciascuno di noi può continuare a giudicare come meglio ritiene. Chiediamo un clima che possa mettere la squadra nella migliore condizione per poter fare il proprio dovere.

Comunicato stampa