Coronavirus: ‘Cura Italia’, accolte quasi tutte le proposte della Confederazione Aepi

Nel decreto ‘Cura Italia’ accolte quasi tutte le proposte presentate dalla Confederazione Aepi. Si tratta, in particolare, delle misure di sostegno al lavoro, alla liquidità attraverso il sistema bancario e a quella per famiglie e imprese. Infine, non mancano interventi per l’internazionalizzazione del sistema Paese e a favore del settore agricolo e della pesca. «Aepi e le organizzazioni sindacali- si legge nella lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte- accolgono con soddisfazione il recepimento delle proposte da noi avanzate». La missiva è firmata dalla Confederazione e da Ciu-Unionquadri, Cse, Flai Trasporti, Firas-Spp, Consil, Sindacato Clas, Uic. Di particolare interesse per Aepi, il sostegno al made in Italy. «Questa è una battaglia che avevamo avviato ancor prima che esplodesse l’emergenza coronavirus- commenta il presidente Mino Dinoi- e pertanto non possiamo che salutare con favore le nuove disposizioni. Valorizzazione, tutela e fondi per l’intero comparto sono le linee guida da cui non possiamo prescindere. Da parte nostra, massima disponibilità a collaborare con il Governo Conte e il ministro Di Maio sul made in Italy. Occorrerà intervenire in maniera ancora più incisiva: adesso è il momento dell’aiuto immediato, poi- quando tutto questo sarà solo un lontano ricordo- sarà necessaria una pianificazione strategica. Continueremo ad essere vigili, a beneficio delle nostre piccole e micro imprese e dei tanti professionisti che rappresentiamo». Da qui, inoltre, alcune nuove istanze che sono state elaborate dalla Confederazione e inoltrate al presidente del Consiglio e ai ministri interessati. E cioè: la proroga della trasmissione telematica della Cu 2020, l’estensione del credito d’imposta relativo al canone di locazione, dell’indennità ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago e ai Caf della deroga già concessa agli istituti di patronato. «Questo è un momento difficile per tutti- conclude Dinoi- e tutti stanno facendo grandi sacrifici. Penso alle attività che stanno continuando a garantire i servizi essenziali e a quelle costrette invece a chiudere. Ad ognuno va il nostro grazie».